Via dell’incenso

Nell’ antichità vi fu un enorme consumo di essenze aromatiche per usi rituali e cosmetici, soprattutto di incenso, prodotto esclusivamente nell’ Arabia meridionale tra lo Yemen e il Dhofar in Oman , che i romani chiamarono Arabia Felix. Si creò un’importantissima carovaniera che divenne la Via_dell’incenso attraverso le oasi d’Arabia nel deserto Rub’al Khali per i centri di Palmyra, Petra, e poi la Jerash romana in Giordania , dove le merci venivano smistate per il Mediterraneo e l’ Egitto .

Altre vie attraversavano l’ Oman per la Costa dei Pirati e il Golfo Persico, dove i carichi di incenso procedevano per i mercati iraniani e mesopotamici, altre ancora attraversavano il Mar Rosso per raggiungere l’Alta Nubia e le civiltà sorte in Sudan ed Etiopia.

Assieme all’ incenso le carovane trasportavano altri prodotti, tecniche, modelli artistici e culturali che permisero importanti trasformazioni ed integrazioni tra le civiltà. L’ Altra grande via commerciale dell’ antichità fu la leggendaria Via_delle spezie che collegava le civiltà mesopotamiche, Mediterranee e l’ Egitto all’ India , la rotta più antica collegava i porti egizi sul Mar Rosso al Golfo Persico, procedendo lungo le coste fino alla foce dell’Indo in Pakistan dove si era sviluppata una delle più antiche civiltà asiatiche fin dal III millennio a.C.

Il polo di entrambe le grandi vie commerciali era costituito dalla punta meridionale della penisola araba e la naturale propaggine sulla costa africana, corrispondenti agli attuali Yemen ed Etiopia, culla di civiltà e incontro di popoli e culture del mondo antico.

La storia di questa regione si traduce nel biblico mito della Regina di Saba che incontrò Re Salomone da cui Menelik, antenato di tutte le popolazioni nilocamite dell’ Africa Orientale e mai nella storia un mito ha coinvolto aree geografiche, popolazioni e culture tanto vaste e numerose.

Sulla base di una approfondita ricerca storica e bibliografica, la conoscenza diretta delle varie regioni interessate con una vastissima documentazione e grandi reportages fotografici, l’autore propone una sintesi divulgativa storica ed etnografica di aree geografiche e popolazioni che hanno conservato in parte caratteristiche culturali sviluppate fin dalle origini del grande traffico commerciale.

E’ anche la storia delle esplorazioni che hanno reso più vasto il mondo conosciuto e lo sviluppo dell’economia moderna, ma hanno irreversibilmente compromesso l’ esistenza di popoli e culture che sono stati travolti dai più forti. La storia parallela di quei popoli e del loro impatto con un mondo estraneo , un” bilancio” di ciò che è andato perduto e di ciò che si è conservato di quelle culture ormai nascoste nelle “nicchie del mondo.

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