Tribù Irochesi

La lega degli Irochesi

Durante le prime esplorazioni di Jacques Cartier nel territorio canadese orientale, oltre alle tribù settentrionali del popoli Algonchini, i francesi ne  incontrarono di stirpe e tradizioni diverse, in seguito   tutte le popolazioni native di quella regione e la limitrofa  del nord est  furono poi  chiamate Premières Nation dai francesi e  First_Nations  dai britannici. Tra essi il Popolo della Lunga Casa, come si definivano gli  Iroquois, dalle grandi tribù  poi unificate in comunità e villaggi dallo stesso modo di vita, unite da simili costumi, tradizioni, ritualità e cerimonie che parlavano le varie lingue iroquoian. Cartier ne incontrò la comunità di Irochesi  del San Lorenzo che si estinsero mentre iniziava la storia della  grande e potente confederazione Haudenosaunee, come si definiva l’ unione nelle Nazioni degli Iroquois  sorta nella seconda metà del XVI secolo quando il leggendario  profeta Deganawida, noto come  Skennenrahawi o Grande Pacificatore, ispirò la Grande legge di PaceGayanashagowa scritta sulle cinture dei Wampum e diffusa in tutti i villaggi. Con essa Deganawida assieme al capo Haiëñ’wa’tha o Hiawatha e quella che fu celebrata come la Madre della Nazione Jigonhsasee, fondarono la prima lega delle Cinque Nazioni che riuniva  l’ Onayotekaono o Popolo della Pietra Eretta degli Oneida, il  Kanien’Kahake che era il Popolo della Pietra di Fuoco dei Mohawk, si definivano Guyohkohnyo o Popolo della Grande Palude i Cayuga, mentre l’ Onöñda’gega’ era il Popolo delle Colline noto come  Onondaga e di simile denominazione e significato le tribù Onöndowága’ dei  Seneca.  Dalla loro unione venne la prima grande Confederazione delle Nazioni irochesi Haudenosaunee  governata dalla Gayanashagowa che ne doveva essere la suprema legge di pace  tra le tribù dettata dal mistico Deganawidah, estesa nel territorio dall’ Ontario e il Quebec canadese, dove poi i francesi fondarono la loro colonia più settentrionale della Nouvelle France, fino alle regioni costiere orientali  che divenne la colonia britannica del  New England. Dalla regione canadese  le tribù del potente popolo Kanien’kehá o  Mohawk  si estesero fino ai territori costieri ove poi sorse lo stato di New York, la regione attraversata dal Kaniatarowanenneh, come chiamavano il fiume ribattezzato dai francesi  St.Laurent, tra l’ Ontario e il Quebòc era popolato dalle tribù Ahkwesáhsne o Akwesasne e il territorio limitrofo lungo la sponda  meridionale del San Lorenzo dai vicini Kahnawake. Alla confluenza del San Lorenzo con il  fiume Ottawa nel Quebèc  sud orientale era il territorio  dei Kanien’kéha noti anche come Kanesatake, mentre  avevano il loro centro nell’ampia  baia di Quinte sulla sponda settentrionale del lago Ontario i Kenhtè , sempre in quella regione  canadese  attorno al lago Muskoka e lungo il corso dell’ omonimo fiume che lo alimenta,  la tribù dei  Wahta.  Verso nord est ,nella valle attraversata dal corso dal fiume Mohawk, lungo la sponda settentrionale si trovavano i Kanatsiohareke  con la loro comunità e nel territorio limitrofo  erano i vicini villaggi dei Ganienkeh. Ad occidente i territori dei Mohawk confinavano con quelli attorno al lago Oneida dell’altra popolazione di stirpe irochese degli Onayotekaonotyu, dal nome del lago chiamati Oneida, diffusi anche nel sud ovest dell’ Ontario con le tribù Onyota’a nel territorio divenuto la  riserva della Nazione Thames. A sud del lago Ontario erano le terre tradizionali  delle tribù che gli altri irochesi chiamavano Gana’dagwën e si definivano Onöñda’gaga’ o gente delle colline tradotto dagli europei Onondaga, conosciuti dalle popolazioni vicine anche come Kayečisnakwe’nì o Custodi del Fuoco. Nella stessa regione a sud est fino al territorio costiero del New York  era dominio del grande popolo dei  Seneca che secondo la tradizione fu fondato dagli antenati del mitico villaggio Nundawao, sulla sponda meridionale del lago  Canandaigua, poco ad est i vicini Guyohkohnyo o il Popolo della Palude come si definivano erano i Cayuga per il loro territorio lacustre nella regione nord orientale dei laghi Finger . Nel primo ventennio del XVIII secolo si unirono alla confederazione irochese i  Skarùre o vestiti di canapa come di definivano i Tuscarora , spinti a nord dalla colonizzazione britannica dal loro territorio tradizionale in Carolina settentrionale che condividevano con altri nativi di origini algonchine, quando
ne furono scacciati dai coloni inglesi alleati con alcune tribù dopo quella che fu chiamata la guerra  Tuscarora durata due anni dal 1711 decimandoli con i sopravissuti costretti a migrare nell’alta colonia britannica più settentrionale della Pennsylvania  e i limitrofi territori costieri.

Società matriarcale

Nei villaggi irochesi si ergevano le grandi case comuni Longhouses  che ospitavano diverse famiglie del medesimo clan e solo alla fine del XVII secolo vennero sostituite da più piccole per ogni famiglia, mentre rimasero le case comuni per i consigli tribali e le cerimonie. Tutti i villaggi erano circondati da palizzate e fossati difensivi che ostentavano il temuto spirito guerriero irochese, attorno i terreni per la tradizionale agricoltura De-oh-ha-ko o le Tre_sorelle  di mais, fagioli e zucche, ma erano anche raccoglitori di piante, frutti spontanei della foresta ed erbe medicinali, oltre a rimanere abili cacciatori. L’ economia degli Irochesi si fondava sulla propietà comune della  terra da coltivare e la divisione del lavoro avveniva in base al sesso, capacità e necessità in una sorta di socialismo tribale che scandiva anche il commercio tra i villaggi e le altre tribù fondato sugli scambi. Tra i popoli nativi del  Northeast  erano usate  negli scambi di doni e poi come moneta, mentre nelle comunità irochesi le cinture di conchiglie  Wampum  rappresentavano  l’ identità  personale e autorità,  usate nelle cerimonie e come legame tribale tra i capi come simbolo di pace e lealtà. Anche dopo la nascita della confederazione l’ organizzazione tribale era di fondamento matrilineare, mantenendo l’ originaria società matriarcale divisa  in clan di più famiglie nel tradizionale  sistema di parentele kinship ove i figli appartenevano alla madre e ne ereditavano il ruolo le figlie, mentre al  marito e i fratelli  era affidata l’educazione e l’ iniziazione dei maschi al mondo degli uomini. Al potere delle  comunità e i clan erano le Kanien’kèha o Madri Clan, nominavano o potevano rimuovere il capo uomo della tribù Hoyaneh o Custode della Pace. Avevano funzioni di giudici e mediatrici nelle controversie, possedevano la terra, i raccolti e tutto ciò che era portato dalla pesca e le battute di caccia maschili, distribuendo il necessario alla comunità, dirigevano le cerimonie rituali e sceglievano i capi dei guerrieri nei numerosi conflitti di questo popolo fiero e bellicoso.

Miti e religione

La religione irochese legata all’ ambiente e scandita dall’ intimo rapporto con gli spiriti della natura emanazioni del creatore o Manitou, espressione della divinità suprema e il suo mistero, comune alle popolazioni native nordamericane come Grande Spirito. Tra gli altri spiriti ve ne erano molti benefici alla comunità, quelli degli antenati ed eroi mitici che tramandavano le capacità umane, da invocare ed onorare con le cerimonie rituali, ma anche di maligni che provocavano eventi malefici, disgrazie o malattie da esorcizzare con le pratiche sciamaniche, così come alla morte gli spiriti dei defunti andavano indirizzati con le cerimonie funebri. Gli umani non potevano comunicare direttamente con il Grande Spirito, ma con gli altri spiriti benefici attraverso il fumo del tabacco che portava invocazioni e preghiere o attraverso i sogni che esprimevano i desideri dell’anima da adempiere. La suprema divinità dei popoli algonchini Manitou  nella tradizione irochese è associato al grande spirito Orenda  dominatore  dell’universo, la natura e i popoli che la abitano fin dal mito della  Creazione, alle origini vi era la divinità Aentisk, chiamata dagli Uroni   Atahensic che poi affidò l’ universo alle emanazioni del Grande Spirito come altre divinità degli irochesi, entità sovrannaturali, esseri mitologici  e spiriti che popolano il mitico  Karionake o Mondo del Cielo.  Tra tutte la più potente emanazione della creazione era la  Donna CelesteDea Madre che veglia sul mondo, tra le  tribù Onondaga era Awenhai o Fiore Sbocciato con lo stesso significato di  Fiore fertile Iotsitsisonh tra  quelle Kanienkeh o Mohawk, mentre tra i Seneca veniva chiamata Eagentci. Comune anche alla tradizione dei popoli algonchini era il potente spirito Chi-waabooz o Nanabozho, come era  chiamato dagli Ojibwe , partecipò alla creazione rimanendo in contatto con gli umani  attraverso le sue emanazioni rivelandosi  agli sciamani  come guaritori e veggenti che comunicano con gli spiriti in riti mistici, canti, danze accompagnate da suono di tamburi e l’ uso di allucinogeni per lo  stato di trance, gli spiriti potevano visitare gli iniziati che con la preghiera e il digiuno percorrevano la via della Visione. Nella tradizione Aadizookaan, diffusa tra le popolazioni algonchine settentrionali e in parte ripresa dagli irochesi, erano diverse le pratiche sciamaniche come il  Midewiwin  che entra in contatto con gli spiriti per le guarigioni,  come le visioni mistiche  del WabunowinSocietà della magica alba. La comunità era intimamente legata  miti   tradizionali religiosi  e la vita spirituale fondata sulla complessa mitologia Iroquois che concepiva molte divinità, esseri sovrannaturali e spiriti, per governare gli elementi il Grande Spirito creò il dio del vento Gǎ-oh raffigurato come un gigante e quello del  tuono He-ho portatore della pioggia benefica ai campi e rappresentato come un guerriero dalla piuma magica che protegge dagli attacchi del perfido Hah-gweh-di-yu con la sua schiera di spiriti malvagi e streghe. Il mitico spirito femminile Gendenwitha o colei che porta il giorno si unì a quello di  Oh-je-a-neh-doh noto come il grande cacciatore Sosondowah , l’agricoltura era protetta dalle tre sorelle De-oh-Ha-ko spiriti di mais, fagioli e zucca, mentre  O-na-tah era lo spirito del grano e i Gan-da-yah proteggevano  i frutti della terra. Gli Oh-do-si abitavano  il mondo sotterraneo a guardia di creature nefaste che cercano di emergere,  i minuscoli ma forti  Ga-hon-ga lungo i fiumi e le rocce assieme agli spiriti  del piccolo popolo invisibile Jogah. Tra le entità malefiche  aleggiava la temuta presenza dei mostruosi esseri cannibali e vampiri Kanontsistonties di varie dimensioni, come il  Capo Volante  chiamato dai Seneca Dagwanoenyent o vortice dall’ aspetto mostruoso con i suoi spiriti Teste Volanti  che provocavano malattie o disgrazie potevano essere allontanati o esorcizzati da sciamani, mentre ritualità cerimoniali erano dirette dai custodi della tradizione maschili e femminili di grande prestigio nominati dai consigli anziani e le donne a capo dei clan. Le cerimonie religiose della comunità invocavano le fertilità agricola o ringraziavano le divinità per vari eventi con sermoni, offerte, invocazioni e preghiere, per quella del nuovo anno si interpretavano sogni e visioni e nei cerimoniali praticati dalla potente congregazione Etihsó o Nostro antenato  nota come la società delle False Facce  con riti si accompagnati da  canti e danze degli iniziati che indossavano le più suggestive e decorate  maschere  raffigurando gli spiriti che si erano rivelati per intagliarle  e dipingerle.

La guerra tradizionale

Tradizionalmente gli Irochesi della confederazione  Haudenosaunee concepivano la cosìdetta guerra del lutto che doveva solo  fare prigionieri per sostituirli ai loro defunti, da adottare o uccidere per dissipare il dolore, nella convinzione che una morte in famiglia  ne attenuava la forza spirituale del clan. Le madri dei clan potevano richiederle per rinnovarne quella forza e gli uomini dovevano sempre seguire la richiesta per non essere disonorati, armandosi  in spedizioni nei villaggi  di altre tribù cercando  i prigionieri necessari alle famiglie e clan colpite da lutti. Alcuni potevano  essere torturati fono alla morte e dalla sofferenza si allontanava l’ ira e  il dolore funebre, altri venivano  adottati dalle famiglie in sostituzione del defunto, divenendo membri della comunità dimostrandosi degni altrimenti venivano sacrificati. Nell’’esecuzione rituale il prigioniero veniva dipinto di rosso e il viso nero per essere torturato  e scalpato fino alla morte estraendo il cuore, poi il corpo tagliato a pezzi per essere mangiato  dalla comunità in una cerimonia di cannibalismo rituale sopravvissuta fino alla fine del XVIII secolo. La guerra del lutto era profondamente  radicata nella tradizione irochese e ne condizionava ogni altro tipo di conflitto,  i guerrieri praticavano cerimonie di purificazione  e rituali danzanti attorno  ad un palo dipinto di rosso prima delle battaglie  che combattevano con archi e frecce a distanza, da vicino le micidiali asce tomahawks e pesanti mazze protetti da scudi, dopo l’arrivo degli europei hanno iniziato ad adoperare anche armi da fuoco. Non si impegnavano in scontri frontali o attacchi a villaggi fortificati, evitavano gli assedi e  assaltavano a  sorpresa con imboscate e tattiche di guerriglia, se i nemici apparivano troppo potenti o ne venivano invasi lasciavano i loro villaggi scatenando la guerriglia nei boschi, come quando i francesi tentarono di invadere il territorio dei Mohawk nel 1693 costringendoli a ritirarsi con in attacchi rapidi e micidiali. Erano abili e fieri  guerrieri,  ma la morte in battaglia non era considerata tanto onorevole e gloriosa come altre popolazioni, era accettata solo se indispensabile nello scontro dove i caduti  divenivano eterni spettri  irati per la loro fine che infestavano il mondo cercando vendetta, pertanto non venivano sepolti con gli altri defunti per non turbarne lo spirito. Con questa concezione tradizionale dal XVI secolo le guerre irochesi  passarono dalle tradizionali guerre del lutto con altre popolazioni a quelle che furono chiamate franco indiane contro i francesi e le tribù loro alleate  ove divennero i più  bellicosi e temuti nei territori coloniali nordamericani  per gran parte del secolo successivo.

La fine di un mondo

Di stirpe e  lingue irochesi erano anche altre popolazioni delle regioni settentrionali come gli  Eriez chiamati dai francesi Nation du Chat che popolavano la regione nord orientale e ad ovest la Pennsylvania fino all’ Ohio settentrionali dal  territorio originario attorno al lago Erie, ad est quelli chiamati  dai primi coloni britannici Conestoga erano i Susquehannock che prendevano nome originario dal loro territorio  attraversato dal corso del fiume  Susquehanna. Le tribù del grande popolo dei  Wyandot dai primi europei chiamati poi Uroni che popolavano la regione dei Grandi Laghi, mentre nel sud est anche i  Cherokee erano di lingua irochese che dal nord si erano spostati in quel territorio prima dell’ arrivo degli europei. La confederazione irochese durante le guerre coloniali si alleò con i britannici contro i  popoli Algonchini settentrionali alleati dei francesi in lunghi e sanguinosi conflitti cominciati con le  le guerre  franco irochesi  che furono chiamate anche guerre dei castori per il controllo delle prime  vie delle pellicce tra la colonia della Nouvelle France canadese e la limitrofa britannica,  iniziate nel 1638 e trascinate per decenni fino alla vittoria degli irochesi alleati degli inglesi contro i francesi con le tribù algonchine. Nel XVII secolo  gli  Ojibwe chiamati dai francesi Saulteaux e dagli inglesi  Chippewa,  gli Odawa o mercanti  ribattezzati dai britannici  Ottawa e le tribù che popolavano le pianure nei territori  dei Potawatomi, noti anche come  Bodéwadmi, si riunirono nel consiglio Niswi-mishkodewin o Tre Fuochi contro la confederazione irochese e le tribù settentrionali della  nazione dei Sioux. In quel periodo si trascinarono a lungo le guerre tra  Ojibwa e Irochesi, mentre  infuriarono per quasi un decennio i conflitti contro le altri tribù alleate dei francesi nelle cosìdette  guerre franco indiane iniziate nel 1754 tra le due potenze europee per il dominio coloniale ed infine quella che fu detta la  guerra di Pontiac nel 1763, sempre  contro gli inglesi e gli alleati irochesi,  combattuta degli  Odawa  guidati dal grande capo Obwandiyag noto ai coloni europei come Pontiac. Le vittorie inglesi con la confederazione irochese , oltre ad espandere le colonie britanniche dal nord est al territorio canadese, travolse anche le varie popolazioni algonchine della regione e quelle di stirpe irochese che si allearono con i francesi come i Wyandot ribattezzati Hurons. Dopo i vari conflitti  tribali e coloniali, come diverse tribù di nativi nella guerra d’ indipendenza, i Mohawk, Cayuga, Onondaga e Seneca, oltre alcuni Oneida e Tuscarora della confederazione  Iroquois  continuarono l’ alleanza con gli inglesi contro i coloni in rivolta che, dopo la vittoria, ne presero i territori nelle nuove Tredici_colonie  statunitensi compresi quelli delle Sei Nazioni irochesi, mentre gran parte degli inglesi Loyalist  fedeli alla madrepatria si rifugiavano nel  territorio canadese che divenne la regione britannica dell’  Upper Canada fondata nel 1791, ove vennero concesse  tribù irochesi in quella che divenne la grande riserva di Grand_River nella regione dell’ Ontario, qui i discendenti cercano di conservare la memoria dell’Haudenosaunee che a lungo fu  la potente confederazione di nativi dall’avanzata società anch’ essa travolta dalla storia.

 “Quando la terra fu creata con tutti gli esseri viventi l’intenzione del Creatore non era di renderla vivibile solamente agli uomini. Siamo stati messi al mondo assieme ai nostri fratelli e sorelle. Quelli che hanno quattro zampe, quelli che volano e quelli che nuotano. Tutte queste forme di vita, anche il più sottile filo d’erba e il più possente degli alberi, formano con noi una grande famiglia. Tutti siamo fratelli e allo stesso modo importanti su questa terra.”

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