Un tempo parte dell’ Andhra Pradesh a nord si stende il nuovo stato del Talegana, ad ovest lungo il Karnataka e a nord ovest il Maharashtra , condividendo parte della cultura diffusa nella regione centro meridionale, mentre con l’ antico Andhra fino al medioevo ha percorso i secoli la lunga storia del Telangana fino al dominio nella regione della potente dinastia Kakatiya . Con la sua decadenza vi si impose l’ islamica Qutb Shahi con il sultanato di Golconda dal XVI secolo, seguito nel successivo dall’ ascesa della dinastia Asaf Jahi per l’ impero Moghul, divenuta poi indipendente con la fondazione dello stato principesco di Hyderabad, rimasto dominate dal XVIII secolo per i tre successivi con la dinastia musulmana Nizam. Con la proclamazione dell’ indipendenza nel 1947 rifiutò l’ entrata nell’ unione indiana entrando in conflitto concluso dopo un anno con l’ invasione del vecchio principato e l’ annessione dell’ Hyderabad nel nuovo stato dell’ Andhra Pradesh, nel frattempo dal 1946 le formazioni progressiste rivendicarono un assetto socialista nella regione con la rivolta del Telangana che venne duramente repressa in cinque anni. Rimase come parte dell’ Andhra Pradesh e contro l’ annessione fu attivo il movimento Telangan dagli anni settanta per decenni di manifestazioni antigovernative fino alla risoluzione con l’ Act 2014 del governo indiano per la definitiva separazione e la costituzione come autonomo stato il Telangana che ha riorganizzato la sua amministrazione diviso in trentatrè districts nei diversi mandal territoriali a loro volta in settantadue divisioni amministrative revenue delle entrate. Con una simile popolazione ma In parte diversa dalla cultura dell’ Andhra , il lungo dominio islamico Niẓām ul-Mulk di Hyderabad ha modellato nei secoli una propria cultura Telangan per le tradizioni, letteratura, arti e i vari stili sorti nei secoli nella maestosa Architettura induista e indo islamica con antichi centri e templi, storici siti e città del Telangana, da riscoprire in un affascinante itinerario assieme agli ambienti naturali protetti dai parchi nazionali e riserve Telangani .
Nizamabad
Lungo il confine con la regione Marathwada del Maharashtra centro orientale si stende il territorio nord occidentale Telangana ove nel X secolo sorse la fortezza Quilla di Nizamabad che ha lasciato resti di mura e bastioni con in alto i più antico tempio Jagannath induista, i successivi edifici del XIII secolo in stile indo saraceno e una moschea, poco distante da un centro settecentesco si estesa la città di Nizamabad all’ inizio del XX secolo conservando parte dei più antichi siti storici. Tra gli altri al XVI secolo risale il venerato tempio di Neelakanteshwara consacrato a Shiva nel monumentale e decorato stile Nagara, poco fuori dalla città su un colle dello stesso periodo e simile stile il tempio Sarangpur di Hanuman ove per tradizione i devoti ricevono l’ energia emanata dalle divinità, animato da fedeli e pellegrini nelle cerimonie celebrate per le grandi feste dell’ Hanuman Jayanti e Ramanavami. Per i dintorni splende il lago Ashok noto anche come Jankampet non distante il fiume Godavari fu sbarrato dalla grande diga di Sriram nel 1931 creando il vasto bacino idrico in un suggestivo ambiente naturale ove si trova il parco Alisagar popolato da fauna, con il frequentato giardino fiorito tra le fontane e il parco dei cervi. Il sacro fiume Godavari attraversa parte del distretto e seguendone il corso si trova la storica cittadina di Basar divenuta centro di pellegrinaggi consacrato alla dea della saggezza per venerato tempio Gnana di Saraswati edificato nel XVII secolo dallo stile dravidico meridionale, sulla via da Nizamabad verso Medak nel XIV secolo vi sorse il tempio Khilla Ramalayam di Dichpally consacrato a Rama nel raffinato e decorato stile Kakatiya . Nel villaggio di Varni su un colle sorge il centro di pellegrinaggi islamico nel santuario di Badapahad ove a settembre si tengono per tre giorni le cerimonie dell’ Urus animate dai fedeli, continuando per il distretto di Nizamabad la foresta popolata da fauna endemica sulle sponde dell’ omonimo lago è protetto dalla riserva di Pocharam che tra le altre specie ospita diverse di uccelli, cinque di antilopi e cervi, sambar, orsi bradipo, lupi e leopardi indiani e dalla Pocharam si raggiugano le vicine di Kinnerasani, Manjira, Turnagaram e Nagarjunsagar per lo storico territorio del Medak.
Medak
Dall’ epoca Kakatiya su un colle ha lasciato i suoi resti la cittadella e la fortezza di Medak del XII secolo, salendo una lunga gradinata si accede agli imponenti bastioni con tre portali Dwaram decorati, il Simha scolpito con due leoni, il Gaja due elefanti ai lati e il principale con l’ emblema Gandabherundam della dinastia, all’interno i resti di edifici e un grande cannone con iscrizioni del XVII secolo. Dal forte prende nome la città di Medak che con i suoi dintorni conserva edifici e templi, in città la comunità cristiana nella regione ha il suo centro nella grande cattedrale di Medak in stile neogotico consacrata nel 1924, oltre ad altri templi poco distante dal centro il villaggio di Kuchanapalli su un colle della periferia occidentale dal XVI secolo ospita il tempio Kuchadri di Venkateshwara dai gradini che affacciano sulla sacra vasca Koneru per le sale mandapa scolpite e i pilastri decorati. Sulle sponde del sacro fiume Haridra, il tempio Lakshmi Narasimha di Bejjanki dagli interni decorato con raffigurazioni delle varie divinità venerate dai devoti che poi si immergono nel fiume per liberarsi da peccati ed infermità. Sempre nel distretto di Medak ad Ananthasagar si trova il tempio di Saraswathi consacrato alla dea della ricchezza e saggezza nel 1980 in stile tradizionale, la cittadina di Siddipet, tra i suoi parchi, storici edifici e templi, consacrato a Shiva si trova il venerato tempio Lingeshwara di Koti di in stile tradizionale decorato da sculture e Shivalingam , con la suggestiva vista sui sette rami del fiume Manjira il tempio di Edupayala consacrato alla dea Kanakadurga nel XII secolo sul sito mitologico. animato da fedeli e pellegrini a primavera per le cerimonie del Mashivaratri.
Warangal
La grande città di Warangal nel suo distretto centrale si è estesa dalla medioevale capitale Orugallu della dinastia Kakatiya fondata del XII secolo, simbolo della città e del Telengana è l’ arco Thoranam di Kala rimasto dai quattro monumentali portali per Il grande tempio di Shiva poi distrutto e la fortezza di Warangal che ha lasciato i suoi imponenti resti. Si accede dalle quattro porte Kirti Torana finemente scolpite simile allo stile di Sanchi dai percorsi che portavano allo scomparso tempio Swayambhu Gudi di Shiva circondati da tre mura fortificate con tre diverse roccaforti circolari su un fossato. All’interno gli edifici dalle sculture in basalto nero sulle porte ornamentali, diverse raffiguranti leoni, elefanti e cigni al centro il tempio Swayambhudevi Alayam della Madre Terra dalle raffinate sculture, Poco fuori a Kazipet a metà del XIX secolo in stile indo persiano venne edificato il mausoleo Dargah del venerato maestro sufi Afzal Biabani divenuto centro di pellegrinaggi islamici. Nota come la città scolpita nella pietra Warangal , le mura si stendono con quarantacinque torri per una ventina di chilometri ove tra i colli sorge il più antico tempio di Bhadrakali fondato nel VII secolo, oltre i resti di un’ antica necropoli megalitica e il lago Dharmasagar con i suoi villaggi, il percorso lungo le mura da Warangal giunge al sobborgo di Hanamkonda .Tra gli altri edifici di epoca Kakatiya da un più antico sito rupestre shivaita nell’ VIII secolo è sorto santuario jainista Kadalalaya divenuto nel XII il tempio di Padmakshi consacrato alla dea manifestazione di Lakshmi dal monumentale pilastro Annakonda in granito nero all’ingresso e oltre che da divinità hindu decorato da affreschi e rilievi JJain Tirthankara. Fondato nello stesso periodo il maestoso Tempio dai mille pilastri di Rudreswara consacrato Shiva, Vishnu e la divinita solare Surya, dello stesso periodo e stile verso la non distante Mulugu il tempio di Ramappa anch’esso dalla monumentale architettura e decorazioni Kakatiya recentemente dichiarato patrimonio culturale Unesco assieme al Rudreswara , Forte e il Kala Thoranam, nei pressi il villaggio Ghanpur ospita i sito induista con i resti ventidue templi di Kota Gullu risalenti anch’ essi all’ epoca Kakatiya-
Bhadrachalam
Nel distretto Bhadradri Kothagudem centro orientale la città di Bhadrachalam è sorta nel XVII secolo da un centro sulle sponde del fiume Godavari patria del guru shivaista Ramadasu che nello stesso periodo vi fondò il venerato tempio Ramachandra consacrato a Rama divenuto grande centro di pellegrinaggi e fin dalla sua fondazione il grande tempio di Rama è immerso nelle sue leggende, simbolo della città e del suo culto. Dal monumentale stile neo dravidico al Ramachandra si accede da quattro portali con le torri gopuram decorata e un santuario con la roccia che rappresenta la testa di Bhadra ove si trova la venerata impronta di Rama , segue quello ove dimora la divinità e vicino la torre rajagopuram principale sormontato da un Sudarshana Chakra dalle otto facce, a destra del santuario le venerate raffigurazioni di Rama, Sita e Lakshmana seduti, davanti il palo dwajasthambam placcato d’ oro con il vessillo panchaloha ove è raffigugurato l’ uccello Garuda veicolo di Vishnu. A Bhadrachalam attorno al tempio di celebrano le cerimonie nelle grandi feste religiose del Ramachandra, con migliaia di pellegrini e devoti giunti d’ ogni parte a gennaio l’ Ekadashi del Vaikuntha consacrato a Vishnu, a primavera il Vasanthotsavam seguito per dodici giorni ad aprile dal Brahmotsavam che coincide con la festa della nascita di Rama del Navaratri ripetuta in autunno quando termina con le altre cerimonie Vijayadashami del Dussehra.
Khammam
Continuando poco a sud nel suo distretto si trova la medioevale città di Khammam sulle sponde del fiume Munneru affluente del Krishna, fu centro della dinastia Musunuri dei Nayaka dominante la regione nel XIV secolo e al precedente su un colle che domina la città risale la poderosa fortezza di Khammam con la cittadella che ha lasciato i suoi imponenti resti. Non distante lungo il corso del Krishna l’antico centro Nelakondapalli sorto in epoca Kakatiya che ha lasciato vari edifici e l’ imponente fortezza con la cittadella ove rimangono i resti di templi e pozzi scavati nella roccia, ne prende nome il sito buddista di Nelakondapalli fondato nel III secolo con i resti di stupa e santuari fondamenta di Vihara in mattoni, pozzi, cisterne, un Mahastupa con la statua del Buddha in bronzo, associato anche al poema epico Mahabharata nei dintorni i resti induisti del Virata Raju Dibba e il Keechaka Gundam. Tra i vari templi induisti al XI secolo risalgono i santuari Sivalayam del tempio Kusumanchi nel decorato stile dell’ epoca ove tra le sue raffigurazioni sacre e sculture ospita uno dei più grandi e venerati Shivalingam della regione , dal simile stile a Jamalapuram lo Sri Venkateswara Swamy consacrato alla divinità manifestazione di Vishnu e noto come tempio Telangana Tirupati di Thirumala .Parte del Telangana centrale è attraversato dal corso del sacro fiume Godavari e lungo le sponde del suo affluente Manair su un colle si erge Il medioevale forte Elgandal che ha lasciato i resti di mura, bastioni e la moschea del XVIII secolo dagli alti minareti oscillanti Dho Minar, nei pressi il fiume è sbarrato dalla grande diga inferiore di Manair completata nel 1985 che ha creato un grande lago artificiale ove non distante si trova la città di Karimnagar.
Nalgonda
Scendendo per il distretto di Nalgonda sud orientale lungo il confine dell’ Andhra Pradesh, ne prende nome il suo capoluogo nella storica città di Nalgonda estesa dall’ antica Nilagiri fondata nel III secolo a.C. come dominio del grande impero Maurya, poi fiorita nei secoli con le successive dinastie lasciando nei dintorni varie testimonianze della sua lunga storia tra antichi templi, palazzi e moschee. Nel distretto Yadadri limitrofo su un monolite roccioso al X secolo risalgono i resti del forte Bhongir con il tempio di Hanuman, edificato a protezione del centro medioevale esteso poi nella città di Bhongir che ne ha preso nome, nel vicino villaggio di Kolanupaka sacro al jainismo si trova il tempio di Kulpakji edificato nel I secolo d.C. dallo stile locale in arenaria rossa e marmo bianco, tra i centri di pellegrinaggi legati al culto Jainista di Svetambara.
Alanpur
Più meridionale distretto Jogulamba Gadwal la città di Alampur fin dal VII secolo è divenuta uno dei grandi centri di pellegrinaggi dello shivaismo e shaktismo per i nove templi Navabrahma edificati in epoca Chalukya nel monumentale stile Nagara dravidico in parte ispirato ai precedenti templi di Badami e Pattadakal nel Karnataka, disposti da nord a sud sulla sponda occidentale fiume Tungabhadra simile al precedente stile Chalukya di Badami dalle torri curve con motivi chaitya, elementi nervati e amalaka sulle giunture degli archi, con nicchie profonde, elaborati frontoni e finestre traforate sulle pareti del santuario, le planimetrie e decorazioni ricordano alcuni templi rupestri dell’ architettura Chalukya occidentale. Si accede dalle porte Siddhavattam meridionale, l’ orientale Tripurantakam e la settentrionale Umamaheswaram, in un vasto cortile cinquanta tirtha separati, diciotto maha-tirtha e sessantaquattro ghat, i Navabrahma sono divisi nei due gruppi Brahmesvara e il più grande con oltre venti santuari Papanatha che diramano dal Papanaswara verso il tempio di Jogulamba sulla sponda del fiume Tungabhadra sorto nello stesso periodo e stile degli altri. Con la costruzione della diga Srisailam che ha allagato il sito originale, alla confluenza dei fiumi Tungabhadra e Krishna sono stati spostati e restaurati i ventitrè templi di Papanasi edificati tra il IX e il XI secolo dal simile stile dravidico Nagara dei Navabrahma che diramano dai due più grandi Papavinasesvara e Gurulingesawra. Anch’ esso spostato dal sito originale con la costruzione della diga vicino ai Navabrahma, il più antico tempio Sangameshwara del VI secolo orientato ad est dalla piattaforma elevata e dal muro fortificato che lo circonda con il sacro percorso circolare pradakshina , le sale mandapa Gudha, Antarala e il santuario centrale con i venerati Shivalinga e Marakatalinga. Decorate da varie sculture, rilievi ed intagli, le immagini di Vishnu, Shiva in varie forme, le divinità Ardhanareeswarar e Ganesha, le coppie celesti Kumaraswamy e Hanuman. Il santuario Nandi Mantapa del sacro toro Nandi cavalcatura di Shiva con davanti il pilastro Stambha e adiacente al centrale il più piccolo santuario di Venkateswara, scolpito nel granito nero con la sua statua circondata dalle raffigurazioni di Dashavatara , le consorti Sridevi e Bhudevi.
Bhuvanagiri
Risalendo verso il centro per il distretto Yadadri di Bhuvanagiri, durante il dominio imperiale Chalukya occidentale su un colle roccioso nel X secolo sorse la fortezza di Bhongir che ha lasciato i suoi imponenti resti e dal vicino villaggio all’ inizio del XX secolo è stata fondata e ne ha preso nome la città di Bhongir divenuta capoluogo del distretto. Non distante si trova la cittadina di Yadagirigutta da dove con un breve percorso che sale per un sentiero di fedeli e pellegrini sull’ adiacente omonimo colle di Yadagirigutta, recentemente ricostruito sul più antico sito In pietra scolpita sorge il venerato tempio Yadadri consacrato a Lakshmi Narasimha e l’avatar di Vishnu, dallo stile tradizionale ove si erge la principale torre gopuram decorata, gli interni con rilievi e statue delle divinità. Oltre le cittadine di Choutuppal e Mothkur ,si trova Alair. secolare centro di pellegrinaggi per il venerato tempio jainista di Kulpakji edificato alla fine del I secolo a.C. nel decorato stile dell’ epoca dagli interni in arenaria rossa e marmo bianco.
Hyderabad
La storia di Hyderabad inizia dalla sua fondazione alla fine del XVI secolo con il sovrano Muhammad della dinastia Quli Qutb , fiorendo con quartieri, palazzi e mausolei, dopo l’ indipendenza indiana estesa nella grande città di Hyderabad poi capitale del nuovo stato Telangana come metropoli distesa per i vari quartieri di Hyderabad. Dall’ epoca della fondazione la tradizione islamica ha modellato la propia cultura Tehzeeb che oltre agli edifici, baazar e costumi si esprime in tutte le sue manifestazioni popolari, dal tradizionale l’abbigliamento hyderaba all’ artigianato e la raffinata lavorazione di opere in metallo Bidriware, fiin dal XV secolo la pittura nello stile Deccan espressa negli affreschi, dipinti e preziose miniature, la letteratura e la musica popolare con la religiosa che accompagna i canti devozionali Qawwali diffusa nelle regioni settentrionali. Tra i vari templi e santuari induisti nel territorio di Hyderabad , uno dei più antichi e venerato nel suo periferico quartiere è il tempio Karmanghat fondato nel XII secolo in una sintesi di vari stili tradizionali meridionali, dominato dall’ alta torre piramidale gopuram decorata da immagini di divinità e l’ imponente portale finemente scolpito. Il santuario centrale ospita la grande statua di Hanuman in pietra nera, tra le pareti scolpite da scene mitologiche , ne diramano minori consacrati ad altre divinità , dai diversi stili che rappresentano le varie tradizioni induiste , oltre a sale di preghiera, meditazione e la biblioteca con le sacre scritture circondate dal giardino frequentato da fedeli e pellegrini a primavera nelle suggestive cerimonie della grande festa Jayanti di Hanuman. Alla fine del XVI secolo durante il sultanato di Galconda venne edificata la fortezza di Golla Konda con la sua cittadella che ha lasciato i resti delle mura, vari edifici, Il forte Baradari e la Moschea di Ibrahim, con nei pressi la miniera di Kollur come una delle più grandi indiane di diamanti. Nel vicino giardino Ibrahim Bagh dal XVI secolo sorse il mausoleo dinastico con i sepolcri Qutb Shahi nel monumentale e decorato stile indo islamico tra le varie tombe di sultani e la grande moschea, non distante nel 1671 fu completa la Toli_Masjid in dal simile stile come una delle prime grandi moschee della città . Un tempo cinta da mura andate perdute lasciando pochi resti, si stende lo storico centro di Hyderabad, sulla sponda orientale del fiume Musi attorno al Charminar con il monumentale portale e la moschea da dove ad ovest si allunga il quartiere con l’animato baazar di Laad, a sud ovest venne edificata la grande moschea Makkah dallo stile indo islamico in granito e i mattoni completata nel 1689 in epoca e stile Moghul, tra le più grandi in India dall’ampio portale che conduce all’ingresso con una vasta vasca e la grande sala di preghiera, la facciata con cinque archi tra due minareti sormontata da una cupola, collegata ad una terrazza ad arcate ai lati della grande sala che può ospitare migliaia di fedeli, tra quindici archi finemente decorati, all’interno lampade e cristalli, le pareti in granito modellate ed intarsiate da decorazioni e calligrafie sacre arredi e reliquie per il percorsi fino ai sepolcri dei sultani Asaf Jahi. Oltre al Charminar per i quartieri limitrofi e periferici si trovano gli altri storici palazzi ed edifici religiosi di Hyderabad e il suo territorio, dalle più imponenti del centro la dominate comunità islamica ha i suoi più frequentati centri nei tre venerati mausolei Dargah e le dieci grandi moschee di Hyderabad , mentre ai pellegrini musulmani per l’ Hajj a La Mecca venne edificato il palazzo Madina nel 1947. Definita una delle perle dell’Indiaper i suoi storici quartieri, la capitale Hyderabad, tra i numerosi i palazzi edificati nell’ ultimo periodo del suo regno su un colle sorge l’ Asman Garh edificato nel 1885 in stile neogotico che ospita un museo archeologico, tra i palazzi reali in stile europeo il Purani Haveli sorse all’inizio del XIX secolo come residenza dinastica dei sovrani Nizam assieme al più recente e sontuoso palazzo Chowmahalla completato nel 1869, su un colle fuori dal centro alla fine del secolo in stile coloniale britannico risale l’altro palazzo di Falaknuma, all’inizio del XX il sovrano Mir Osman Ali ebbe la sua residenza nel palazzo reale di Kothi. Poco a sud dal centro un tempo si stende il quartiere Dar-ul-Shifa lungo le sponde del Musi che conserva anch’ esso alcuni vecchi edifici, tra i più recenti l’ imponente e candido palazzo che ospita il grande museo Salar Jung dalle vaste collezioni di arte indiana ed asiatica e ove si stendeva il parco Ibrahim Bagh tra i giardini sulla sponda del fiume Musi rimane il caravanserraglio Baradari edificato nel XIX secolo in stile persiano.il quartiere residenziale di Jubilee Hills si stende per i colli della periferia occidentale ove tra i moderni edifici in stile neo dravidico si erge il tempio di Peddamma dall’ alta torre decorata con ai lati i santuari di Lakshmi di Naga Devatha, anim
ato a giugno per le cerimonie della festa Bonaalu. Adiacente l’ altro quartiere residenziale di Banjara Hills, un tempo tenute reali dei Nizam tra i due quartieri nel 1949 venne edificato il sontuoso palazzo Chiran con il vasto parco Kasu Brahmananda di Reddy dalla ricca flora , fauna endemica e una gran varieta di uccelli, tra i grandi parchi nella periferia a Vanasthalipuram il Mahavir dalla vegetazione popolata da un ricca fauna endemica nella regione simile a quella del parco nazionale Mrugavani nei pressi del villaggio di Chilkoor.Sbarrando un affluente del fiume Musi nel 1563 il sultano Quli Qutb fece aprire Il lago Hussain dal litorale tra parchi e giardini noto come Tank Bund, separa il centro storico dal vasto quartiere periferico di Secunderabad , dal 1992 vi si erge una grande statua del Buddha su una roccia nel lago ove affaccia Il grande parco Lumbini , per la sponda meridionale sul colle Kala Pahad nel 1976 è stato completato il candido tempio Birla Mandir In stile neo dravidico consacrato a Vishnu e la sua manifestazione come Venkateswara. Sulle rive del lago trentaquattro statue in bronzo del Tank Bund raffigurano i i personaggi più rappresentativi della città, continuando per le sponde si stende l’ altro grande parco Sanjeevaiah In un incantevole ambiente popolato da una gran varietà di uccelli, non distante il mausoleo con la tomba di Ma madre del principe Nawab Abdul Haq Dil edificata nel 1883 in stile Moghul, ispirata al più vasto suggestivo mausoleo nella periferia meridionale con i sepolcri dei nobili Paigah nella sintesi dei monumentali stili moghul e moresco in marmo scolpito dalle raffinate decorazioni e mosaici.
Hyderabad al centro del Telangana è crocevia di culture da dove continuare per itinerari nell’ Andhra Pradesh a sud ripercorrendone parte della storia comune, ad ovest gli ambienti, antichi centri e città del Karnataka e a nord gli altrettanto suggestivi tra storia e cultura nel diverso mondo del Maharashtra
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