Protestanti Puritani
la costituzione religiosa anglicana voluta da Enrico VIII come via intermedia tra la Chiesa cattolica e la Riforma Protestante aveva iniziato un nuovo corso del la storia britannica con la dinastia Tudor, inaugurandone l’ impero con quell’ età del grande periodo d’ oro di Elisabetta I. Fu in questa epoca Golden Age che i navigatori ed esploratori britannici iniziarono anch’ essi le spedizioni attraverso gli Oceani e nel Nuovo Mondo delle Americhe a cominciare dalle imprese ed esplorazioni di Francis Drake, poi nel 1600 fu creata la British East India Company protagonista nella prima espansione dell’ impero e la potenza britannica. In quel periodo si era diffusa la setta del puritanesimo che predicava la “purificazione” della chiesa anglicana dai compromessi con il cattolicesimo e mantenuta da Elisabetta I in nome del più rigido riformismo calvinista protestante applicando rigidamente le severe cinque regole della dottrina Institutio christianae religionis pubblicata nel 1536 dal teologo riformista Calvino durante la confisca e dissoluzione dei monasteri in Inghilterra decretata da Enrico VIII. Diversamente dai trentanove articoli religiosi e del Common Prayer della troppo indulgente riforma anglicana, le regole rigide del calvinismo puritano dovevano dominare religione, vita quotidiana e la concezione della società fondate sulla massima austerità e i Puritani divennero sinonimo di costumi castigati all’ eccesso, organizzazione patriarcale della famiglia, sessuofobia ed altre amenità sociali che facevano apparire la setta come una comunità di fanatici intolleranti.
A tale concezione si ispirò George Foxe quando qualche decennio dopo fondò la Friend Society, nota come la setta dei Quacksalver tremolanti, così chiamati in dispregiativo i quaccheri, tra i seguaci di Foxe vi fu il severo integralista James Nayler, nel 1648 quando fu promulgata l’ Ordinance for the punishing Heresies in nome delle libertà anche religiosa John Lilburne fondò il partito dei Levellers e poco dopo anche Lilburne aderì alla setta, infine ne fu seguace l’ ammiraglio William Penn fondatore della colonia britannica di Pennsylvania nel 1681. Lo Scisma anglicano inoltre ne poneva la Chiesa sotto l’ autorità regale e ciò era duramente contestato dal puritanesimo pertanto considerato quasi un’ eresia e i seguaci e cominciarono ad essere perseguitati, molti rifugiarono in Olanda e tra essi il pastore John Robinson e il predicatore William Brewster che con gli introiti di insegnanti, pubblicarono i testi teologici e le norme dottrinali della setta, mentre William Bradford , che poi divenne governatore della futura colonia, si dedicava allo studio della storia nelle interpretazioni bibliche e delle lingue, assumendo il ruolo di intellettuale dei Puritani .
Il viaggio del Mayflower
La loro rigidità nei costumi, il fanatismo e l’ intolleranza li resero sgraditi ospiti anche in Olanda e nacque l’ idea di trovare una nuova “terra promessa” dove costruire una società basata esclusivamente sulla loro dottrina e stile di vita che, anche ai più tradizionalisti europei appariva insopportabilmente essenziale e autoritaria. Nel frattempo a Londra con il sovrano Giacomo I era attiva la Virgin Company che aveva fondato la colonia di Popham e reclutava nuovi coloni, provvedendo al viaggio in cambio dell’ impegno di fornire per sette anni alla compagni i prodotti ricavati dalle nuove terre.I puritani rifugiati nell’ olandese Leida aderirono all’ offerta e la Compagnia di Virginia acquistò la nave Speedwell per il trasporto, mentre l’ altra Mayflower fu affittata e nell’ agosto del 1620 i due vascelli imbarcarono centodue passeggeri tra i più fanatici membri della setta protestante, comprese diciassette donne e undici ragazze. Prima della traversata atlantica nel porto inglese di Southampton il vascello Speedwell con i suoi passeggeri al comando del capitano Reinolds si rivelò in cattive condizioni e inaffidabile, la partenza fu dunque rinviata il 23 agosto dal porto di Dartmouth con i medesimi problemi, quindi da Plymouth il due settembre dove risultò impossibile adoperare quella nave e tutti vennero imbarcati sul Mayflower che salpò il 16 settembre. Con solo 180 tonnellate di stazza, lungo trenta metri e largo sei, il Mayflower era poco adeguato ad accogliere quel centinaio di passeggeri per affrontare le rotte atlantiche tormentate dalle tempeste autunnali, sembra poi che il capitano Christopher Jones con il suo secondo Clarke, e il pilota Robert Coppin, imbarcò una ciurmaglia poco raccomandabile. Il più colto tra i puritani imbarcati era William Bradford, divenuto poi governatore della nuova colonia descrivendone la le vicende nel suo History of the Plymouth Plantation e a proposito delle condizioni di navigazione racconta:
“I passeggeri erano ammucchiati nel frapponte, in preda a un violento mal di mare. Il regime era il solito, pessimo, delle navi : biscotto, cibi salati, acqua razionata in ragione di un gallone al giorno, per lavarsi e per bere; ed era un eufemismo chiamare acqua il liquido nelle botti, ogni giorno più verdastro e verminoso. Secondo l’ antica superstizione, a bordo era proibito fischiare, per non attirare il malocchio sulla nave. Ma i Puritani non fischiavano. Quando ritrovavano un po’ di voce, nelle pause del mal di mare, intonavano i loro salmi gravi e solenni, finché i marinai cominciavano a imprecare e a minacciare per farli smettere.”
Sempre dalle sue note sappiamo che la navigazione tra le tempeste divenne insostenibile, tanto che il capitano propose di tornare indietro, ma il viaggio continuò perdendo la rotta per la Virginia e alla fine della traversata il Mayflower navigò lungo la costa nordamericana per un mese in cerca di approdi.
Mayflower Compact
Finalmente il ventuno novembre 1620 la nave si fermò a largo di Capo Cod per sbarcare, ma venne prima redatto un Patto a bordo tra i membri più autorevoli dichiarando la sudditanza alla corona britannica, ma di voler fondare una comunità basata sulla dottrina, leggi e costumi puritani, stabilendo che tutti i coloni e dovevano sottostare al governo ed osservarne le leggi create dopo essere arrivati divenendo i Padri Pellegrini di quella nuova terra.
“ Avendo intrapreso, per la gloria di Dio, e gli avanzamenti della fede cristiana e l’onore del nostro re e paese, un viaggio per fondare la prima colonia nelle regioni settentrionali della Virginia, solennemente e reciprocamente, alla presenza di Dio e l’un l’altro, ci uniamo in l’alleanza e un corpo civile politico; Per il nostro ordinamento migliore, e per la conservazione e la promozione delle estremità sopra indicate; E in virtù di questo atto di emanare, costituire e costituire, di volta in volta, leggi, ordinanze, atti, costituzioni e uffici giusti e uguali, come si pensano più convenienti per il bene generale della colonia; A cui promettiamo tutta la dovuta sottomissione e l’obbedienza. In quanto testimonianza abbiamo qui sottoscritto i nostri nomi a Cape Cod l’11 novembre, nell’anno del regno del nostro Sovrano Signore Re Giacomo, dell’Inghilterra, della Francia e dell’Irlanda, del XVIII e della Scozia il cinquantanoveo, 1620 “
Tra i quarantuno firmatari del Mayflower_Compact è opportuno ricordarne i nomi che riportano alle loro biografie, protagonisti del viaggio che diede inizio alla storia della colonia del Massachusetts fondata da quei Padri Pellegrini. Inizialmente Martin era a capo dei passeggeri del malridotto Speedwell prima di imbarcarsi sul Mayflower assieme a Fletcher che morì poco dopo l’ arrivo, nella lista di quei passeggeri più eccellenti seguono William White e la moglie Susanna, l’anziano William Brewster e la consorte Mary, l’ imprenditore minerario Soule e il suo socio Edward Winslow. Troviamo poi John Crackston e suo figlio, Samuel Fuller con il servitore Butten e furono diversi a partire con la famiglia come Isaac Allerton e la moglie Mary e tre figli, Francis Eaton con il figlio appena nato dalla moglie Sara, John Billington con Elinor e due figli, John e Francis, Edward Tilley con la moglie Anne e il fratello John che portò la consorte Ellizbeth e la figlia, William Mullins partì con la moglie Alice, i figli Priscilla e Joseph assieme all’ amico Peter Browne. Era stato impiegato della Virgin Company e l’ unico con esperienza di viaggi nel Nuovo Mondo Stephen Hopkins che si imbarcò con la moglie Elizabeth, i figli Constance, Giles e Damaris e l’ assistente Edward Doty, mentre John Winslow sposò poi Mary Chilton arrivata con i genitori e rimasta orfana poco dopo l’ arrivo. Tra i notabili Gilbert e il più noto fratello Edward_Winslow che divenne governatore della prima Colonia come l’ altro passeggero eccellente John Carver che ebbe assistente John Howland. Il sacerdote Degory lasciò la moglie Sarah e le due figlie ripromettendosi di farli venire, come fece Richard Warren con la sua la famiglia, Francis Cooke che portò il figlio più grande lasciando la moglie con i piccoli e Thomas Rogers che fece altrettanto con il maggiore senza la moglie e altri tre figli. Infine la storia poco puritana dell’ ufficiale Myles Standish, l’ amico John Alden e la consorte Priscill
a che pare fosse innamorata del capitano Standish, come racconta il poema composto da Longfellow nel 1858 The Courtship of Miles Standish.
La colonia del Massachusetts
Giunti su quella costa scoperta da Verrazzano il secolo precedente, vennero subito effettuate esplorazioni sul litorale del Massachusetts con la barca del vascello, alla prima partecipò Bradford con quindici uomini, tanto inesperti dal cadere in una trappola per cervi dai nativi, il capitano Jones organizzò una seconda esplorazione con una trentina di uomini, ma non trovò condizioni per un insediamento, mentre l’ ultima guidata dal suo secondo Clarke il diciotto dicembre riuscì a raggiungere l’ attuale Eastham, dove incontrò un tribù di indigeni della stirpe Algonchina che popolavano il territorio assieme ai Mohicani. La zona sembrò favorevole e ben accessibile da una baia che venne chiamata Plymouth come il porto di partenza e qui i Pilgrim fathers sbarcarono il ventuno dicembre 1620, sulla costa di quella che fu ben presto la prima colonia del Massachusetts, proclamando il Thanksgiving day a ricordo del Giorno del ringraziamento per quel travagliato viaggio e la storia del Mayflower. Dalla comunità di Plymouth la colonia del Massachusetts s’ estese al New England e nella virginiana Jamestown, furono fondate diverse città come Boston nel 1630 dal governatore Winthrop, poco dopo al successore Endecott si deve la fondazione di Salem che divenne simbolo del fanatismo di quei Puritani con la caccia e il processo alle streghe. A lungo le loro austere e intolleranti regole, spesso applicate con violenza dominarono la vita delle prime colonie dove gli abitanti dimenticarono ben presto che quel primo piccolo insediamento dei Puritani affrontò il rigido inverno che decimò riducendoli a settanta, ma ben accolto dagli indiani che li aiutarono, insegnando ad adattarsi al luogo e a coltivare il mais, la loro accoglienza salvò i Pellegrini e il loro primo insediamento da dove iniziò la colonizzazione britannica dei vasti territori del nordamerica che poi divennero gli Stati Uniti, gli stessi che fecero scempio di quegli indiani nel più nefando genocidio della storia.
© Paolo del Papa Viaggiatori ed esploratori. Vol. America: britannici in Nord America. Myflower.
Photo gallery: America Nord