Il popolo degli Anasazi fondò la sua cultura che si diffuse in gran parte del sud ovest nordamericano dallo Utah ai territori più meridionali che si stendono in Arizona e più ad ovest verso la valle del Rio Grande in quelli limitrofi del New Mexico ove la fiorente cultura omonima fondò il suo grande centro nel Chaco Canyon, espandendosi nell’ altipiano del Colorado con al centro la regione del Four Corners, celebrati come antenati ancestrali dai nativi del sud ovest che gli spagnoli chiamarono Pueblo. Dopo il primo periodo arcaico noto come Basketmaker dalla metà dell’VIII secolo al X nella regione si affermò la prima cultura definita Pueblo I con edifici in pietra più ampi e raccolti con centri cerimoniali con torri erette accanto alle numerose Kiva, l’agricoltura fu intensificata con canali di irrigazione derivanti da bacini idrici e dighe, mentre la modesta ceramica domestica iniziò ad acquisire forme artistiche con decorazioni anche per usi cerimoniali. Nel successivo periodo Pueblo II tra il X secolo e la metà del XII vi fu una grande estensione dei vari siti con la costruzione di migliaia nuovi edifici a più piani e stanze collegate tra loro in pietra e mattoni adobe murati, torri e kiva comunitarie cerimoniali. Tra la metà del XII secolo e il XIV si affermò l’ era definita come Pueblo III quando le comunità e villaggi si unirono in più grandi centri edificati tra le gole dei canyons nelle cavità della roccia o sotto le sporgenze delle scogliere come nel grande centro del Chaco Canyon in New Mexico e in Colorado l nel territorio attorno al canyon di Mesa Verde che fiorì anch’ esso come uno dei più grandi pueblo della regione fino al suo abbandono nel XIV secolo assieme a tutti gli altri centri Puebloanos del Four Corners. Dai siti simili del periodo Pueblo II diffusi altrove, è definita come tradizione del Gateway in Colorado dal X secolo alla metà del XII tra le contee occidentali di Montrose e San Miguel, ove i Puebloan della regione fondarono i loro centri simili a quelli degli Anasazi e l’ affine cultura Fremont fiorita tra VIII e il XIV secolo in gran parte nel territorio più settentrionale dello Utah che si estese anche poco a sud ovest. In Colorado tra i vari antichi siti delle culture Puebloanos anche antecedenti e posteriori agli Anasazi, nella regione sud occidentale si trova il National Monument nel canyon di Ancients che circonda tre delle diverse quattro zone ove si stende il più antico sito di Hovenweep nella Deserted Valley protetto dall’ omonimo Historic Monument di Hovenweep, divenuto poi anch’ esso fiorente centro Anasazi, poco distante vicino a Plesant Wiew l’antico Pueblo fondato nel X secolo e fiorito per i tre successivi che ha lasciato le rovine di Lowry . Nello stesso territorio si trova l’ Archaeological Center del canyon di Crow , tra Durango e Pagosa Spring nella contea di Archuleta al XI secolo risale la fondazione del sito protetto dal National Monument di Chimney Rock dalla grande kiva con circa duecento stanze alcune riservate alle cerimonie e proseguendo nella contea di Dolores le Cahone Ruins nel sito di Ansel_Hall. Nella vicina valle di Montezuma ai piedi dell’ omonimo monte vicino a Cortez si trova il National Monument di Yucca popolato tra il XII e il XIV secolo, con i resti di un un villaggio fiorito tra la metà del XII secolo al XIV con la grande Yucca House in mattoni adobe che ospitava seicento stanze, un centinaio di Kivas ed un edificio più piccolo di sole otto stanze ed un grande kiva cerimoniale, al centro il grande complesso occidentale con un centinaio di Kiva in adobe collegate tra seicento stanze, accanto il villaggio con la Lower House dalla grande Kiva centrale e altre otto più piccole. Sempre vicino a Cortez il grande villaggio di Yellow Jacket , tra le varie kivas aveva milleottocento stanza ed ospitava tremila abitanti. In quest’ angolo sud occidentale del Colorado verso la limitrofa regione del Four Corners a sud di Cortez l’antica cultura Puebloans lasciato numerosi siti, come nel Mountain Tribal Park di Ute con centinaia di resti tra abitazioni rupestri, petroglifi e rocce dipinte delle culture Puebloan e dai nativi Ute originari del Great Basin. Dalla suggestione tra gli spettacolari resti di edifici tra le rocce sui canyons del Tribal Park poco distante si trova il più vasto ed affascinate dei vari centri fondati dagli antichi Puebloan in Colorado a Mesa Verde.
Mesa Verde
Tra le scogliere dell’ omonimo canyon nella contea sud ovest di Montezuma si trova il più imponente e suggestivo sito fondato da quella cultura nella vasta regione protetto dal Mesa_Verde Np che si stende nei villaggi edificati nelle sporgenze della roccia dalle case a scogliera con diverse stanze collegate e kivas note come cliff dwellings. Dalla più antica fondazione tra il VII e il XIV secolo fiorì il grande centro con oltre seicento edifici, kivas ed abitazioni rupestri circondato da migliaia di altri piccoli siti noti ma solo alcuni scavati che si trovano nel territorio del Mesa Verde Np, la datazione degli edifici è ricavata dagli anelli negli alberi circostanti e usati per la costruzione o Crossdating e attorno ai villaggi le rocce raccontano storia, vita e miti di quella popolazione con petroglifi e dipinti nella tradizione dell’ antica Rock Art in Colorado. Dopo l’ arrivo di cacciatori nomadi nel lungo periodo Paleoindiano preistorico, seguito dai seminomadi con insediamenti periodici di quello definito Arcaico, nel territorio di Mesa Verde giunsero comunità di agricoltori Puebloan del sud ovest poco prima del VII secolo che hanno lasciato i loro resti, mentre non ve ne sono di altri periodi arcaici diffusi in altre regioni del Colorado, ma con l’introduzione del mais e il completo abbandono del nomadismo per villaggi dalle case a pozzo scavate e coperte da tetto note come pithouse, i primi abitanti di Mesa Verde iniziarono il loro periodo interamente fondato sull’ agricoltura diffuso altrove come cultura del Basketmaker II durata a lungo fino alla fine del VI secolo, seguita nel successivo fino a metà dell’VIII secolo da quella Basketmaker III con abitazioni a pozzo pithouse costruite sulla cima e negli anfratti della scogliera. Nel successivo periodo noto come Pueblo I dalla metà dell’ VIII secolo al X, le comunità si unirono in grandi villaggi con case in mattoni adobe murati sostenuti da pali e lastre di pietra, poi in muratura a strati, collegate tra loro come grandi edifici compatti attorno a campi e piazzali, mentre le vecchie pithouse furono scavate più profonde sormontate da mura come kiva con più ampie sale in gran parte cerimoniali. Dalla fine di quel periodo alla metà del XII secolo durante il Pue
blo II lasciarono le cime della mesa ed edificarono i villaggi sulle sporgenze e nelle nicchie sulle scogliere del canyon, oltre ai villaggi rupestri tra i torrenti dei canyons nel territorio che si stende sul sito con il Np di Mesa Verde, crearono il primo grande sistema idrico nordamericano con quattro bacini e verso la valle nella parte inferiore dell’omonimo canyon ne rimangono i resti nel tumulo di Morefield. Dal XII al XIV secolo l’ era classica della cultura di Mesa Mesa Verde nel Pueblo III ebbe il suo apogeo, ma durante questo periodo verso la fine del XIII secolo una lunga siccità durata oltre un ventennio esaurì le sorgenti ed iniziò il primo abbandono del sito fino a lasciarlo completamente il secolo successivo e rimase a lungo dimenticato. Nel 1776 vi giunse la spedizione Dominguez Escalante guidata dei dai due missionari esploratori spagnoli che menzionarono i rilievi attorno al canyon come la verde tavola Mesa Verde, ma non ne videro gli antichi resti nascosti tra le scogliere, solo molto più tardi durante la spedizione del capitano Macomb nel 1859 ne fece un rapporto geologico con una parziale descrizione il geologo e paleontologo J.S.Newberry non menzionando i resti dei villaggi rimasti nascosti e nel 1874 Il fotografo del Us Geological and Geographical Survey W.H.Jackson guidato dal minatore John Moss raggiunse il Mancos Canyon ove, tra le altre antiche case più piccole nella scogliera ne trovò una più grande che chiamò Two Story Cliff House, l’anno seguente ne fu scoperta un’ altra ribattezzata Sixteen Window House dal geologo W.H. Holmes. Entrambe le descrizioni di Jackson e Holmes furono inserite nel rapporto sulle esplorazioni del sud ovest del geologo Hayden Survey per iniziare lo studio dei siti che si andavano scoprendo nella regione. Nel 1882 durante la ricerca degli antichi siti Puebloan la corrispondente del New York Daily Graphic Virginia McClurg giunse a Mesa Verde tornandovi tre anni dopo trovando i resti dell’ Echo Cliff House, Three Tier House e Balcony House, proponendo la protezione dei siti. La grandiosità di Mesa Verde fu rivelata nel 1888 dall’allevatore Richard Wetherill che con Charles Mason ed altri cowboys che seguivano il bestiame nel canyon, scoprì il maestoso Cliff Palace, dedicandosi poi ad una prima rudimentale esplorazione di Mesa Verde assieme all’alpinista e fotografo F.H. Chapin che descrisse il sito illustrandolo con foto e mappe nel suo The Land of the Cliff-Dwellers pubblicato nel 1892, mentre dall’ anno prima lo studioso svedese Gustaf Nordenskiöld invitato da Wetherill ha continuato l’ esplorazione degli edifici con criteri archeologici pubblicando nel 1893 The Cliff Dwellers of the Mesa Verde , inviò gran quantità di reperti in Svezia che poi finirono nel Museo Nazionale della Finlandia ispirando il governo statunitense alla protezione del sito per impedirne l’ esportazione del materiale rinvenuto. Tra la fine del secolo e l’ inizio del XX Virginia McClurg si adoperò per la protezione di Mesa Verde con il sostegno della Federation of Women’s Clubs e fondando la Colorado Cliff Dwellers Association, assieme all’ altra attivista femminista Lucy Peabody per la creazione di un parco evitandone il saccheggio di reperti come aveva denunciato l’ antropologo dello Smithsonian Institute Jesse W.Fewkes che poi guidò gli scavi e restauri dopo il decreto del presidente Theodore Roosevelt nel 1906 per la creazione del suggestivo National Park di Mesa Verde così come lo si trova.
Il parco nazionale di Mesa Verde
Venendo dal Chaco Canyon, che fu l’ altro grande centro dell’ antica cultura Anasazi a sud ovest in New Mexico, a duecento chilometri in direzione est sulla Highway Us 160 si raggiunge il territorio protetto dall’altrettanto suggestivo ed affascinante Mesa Verd Np con l’ ingresso che si trova a ad una sessantina di chilometri ad ovest di Durango e, sempre sulla Highway Us 160, a quindici chilometri ad est di Cortez , lasciando la via principale da dove ne dirama una più stretta e tortuosa fino al Center di Mesa Verde che accoglie i visitatori. Da qui un percorso laterale ad ovest prosegue per una quindicina di chilometri sul sentiero Far View attraverso un terreno ripido verso l’omonimo sito con le rovine di vari edifici e kivas del Far View così chiamato per la vista che spazia lontano sul territorio verso il Four Corners, con a nord l’imponente Great House a due piani e quaranta stanze al piano terra e dalle dimensioni si pensa che la Far Wiew House sia stato un edificio pubblico e cerimoniale, a sud la Pipe Shrine House con venti camere al piano terra mentre non rimangono resti del secondo piano con diversi stili di muratura tra le pareti meridionali e settentrionali. All’inizio del Trail di Far Wiew dirama un’ altro percorso su una via tortuosa per una ventina di chilometri sempre ad ovest per prendere una vecchia pista della stessa lunghezza nella mesa di Wetherill ove si trovano tra i più suggestivi resti del sito con grandi edifici come la maestosa Long House raggiungibile con il percorso circolare che segue l’ omonimo Trail, fondata nel XIII secolo con centocinquanta camere collegate tra loro e ventuno kivas affacciata su una grande piazza rettangolare con un’altra kiva cerimoniale Dal percorso principale della Long House attorno alla Wetherill Mesa dirama per poco più di un chilometro quello che porta al sito sulla scogliera della Step House sorta in periodo Pueblo Classico nella prima metà del XIII secolo in muratura su una più antica fondazione Basketmaker che ha lasciato i suoi resti di era risalenti all’ inizio del VII secolo tra i gradini di pietra a sud e i grandi massi a nord. Sulla Wetherill Mesa, intitolato ad uno dei primi studiosi di Mesa Verde, il percorso di Nordenskiold incrocia i resti di torri con annesse kiva, collegato all’altro percorso del Badger House su un sentiero che inizia da una abitazione a pozzo Pithouse sorta a metà del VII secolo nell’ epoca più atica di Mesa Verde. Proseguendo si trovano i resti di un villaggio risalente al secolo successivo con edifici dalle prime mura
in mattoni adobe con diverse stanze attorno una grande kiva cerimoniale. Passando per altri resti si trovano le rovine delle Houses di Raven e Badger fondate in epoca Basketmaker e ampliato in quella Pueblo. Dal Morefield Campground partono vari percorsi naturalistici come il Knife Edge di circa tre chilometri sulla vecchia via del parco costruita nel 1914 collegato al sentiero circolare panoramico del Prater Ridge con una magnifica vista sulla valle di Montezuma e quello per le scogliere lungo il lato nord e le formazioni di arenaria del Lookout Point , anch’ esso attraverso suggestivi ambienti naturali e splendide viste sui territori circostanti. Da Far Wiew ad una quindicina di chilometri verso sud attraverso la mesa di Chapin lungo la Ruins Road si trovano diverse abitazioni rupestri e vari resti di edifici facilmente accessibili, sul percorso del Cliff sulla parete orientale del Cliff Canyon si trova il più grande e noto pueblo rupestre di Mesa Verde nell’ imponente Cliff Palace sorto a metà del XII secolo nel periodo Pueblo III, riscoperto dall’allevatore Richard Wetherill e Charles Mason nel1888 svelando la grandiosità del sito. Nella suggestione di un’ampia cavità sulla scogliera il Cliff Palace ospitava centocinquanta camere collegate tra loro e ventitré kivas con una più grande per uso cerimoniale divenuto simbolo dell’ intero sito di Mesa Verde ed uno dei più affascinanti dell’ antica cultura Anasazi. Continuando per il territorio che si stende sulla Chapin Mesa lasciando l’ indimenticabile suggestione del Cliff Palace, un percorso più lungo di circa quattro chilometri lungo ed oltre il canyon segue il sentiero sul trail del Petroglyph tra alcune rovine e formazioni rocciose con petroglifi e dipinti rupestri che raccontano la vita e i miti degli antichi Puebloanos, noto anche come il percorso del Point Trail il sentiero torna lungo il bordo sul canyon ove la vista spazia su un magnifico panorama ad ovest. Prendendo il percorso del Balcony si giunge all’ altro grande sito della Chapin Mesa che si staglia nella suggestiva alcova su una sporgenza nella scogliera di un profondo canyon con la Balcony House ove si accede per una scala che porta ad un breve e stretto tunnel ed ancora un’ alta scala verticale fino all’edificio che ospita quaranta stanze. Non distante il sentiero circolare per il canyon di Spruce o dell’ Abete Rosso si arrampica tortuoso partendo dal Chapin Mes
a Museum, noto anche come Tree Trail per circa un chilometro fino al sito che appare come il meglio conservato del parco con i resti risalenti al XIII secolo di Spruce Tree. Ospita centotrenta stanze e otto kivas cerimoniali, prese nome da un grande abete rosso vicino ribattezzato Douglas Spruce e poi abbattuto, come il vicino Cliff Palace appare diviso in un ambiente più popolare ed un altro per una casta più elevata con un’ imponente torre centrale a tre piani che li unificava. Tra gli altri percorsi e sentieri sui Trails di Mesa Vede il Mesa Top Loop Road in auto per una decina di chilometri attraversa dodici siti facilmente accessibili con brevi sentieri dalla strada, mentre sul percorso di Farming Terrace , per una via laterale dal Museo Chapin Mesalungo un breve sentiero si trovano i resti di dighe e terrazzamenti agricoli, continuando tra vari resti di edifici e rovine di antiche torri associate a kivas sorte nel periodo classico tra il XII e il XIV secolo, si raggiunge l’ unica ancora conservata come la Cedar Tree anch’ essa innalzata per usi cerimoniali e comunicazione tra i villaggi e nei pressi partono altri Trail nella zona. Sempre nella Chapin Mesa si snoda il sentiero panoramico sul trail di Soda per poco più di due chilometri su un terreno pianeggiante con un magnifico panorama sul Soda Canyon e la Cliff Palace Loop Road verso ove da lontano affacciano le rovine sulla scogliera di Balcony .
Tornando per gli antichi sentieri si lascia Mesa Verde apparsa come un miraggio tra quelle scogliere affacciate sul canyon , ove rimangono i muti resti degli antenati ancestrali che vivono nei miti e le leggende dei discendenti Pueblo raccontate dagli anziani ed evocati dagli sciamani a ricordare un lontano mondo perso nella storia.