Maldive

Poco a sud dell’ arcipelago  delle Laccadive con i suoi magnifici  ambienti, emerge ancor più vasto e suggestivo quello delle Maldive dagli  splendidi atolli e le isole popolate da antiche  comunità, in parte  migrate dal Kerala provenienti dalla costa del Malabar, e il  sud Kanyakumari del Tamil Nadu di stirpe Tamil  come le  quelle giunte dalla regione nord occidentale del vicino  Sri Lanka.

Antiche Maldive

Nei suoi più antichi eventi, la storia delle Maldive  si trova nella tradizione orale popolare  che ne conserva i Miti ,  si narra che i primi antenati furono  devastati da carestie e  un potente sciamano fanḍita e  dai corpi dei defunti fece sorgere palme da cocco salvando la popolazione, poi un marinaio maalimi divenne il mitico eroe Bodu Niyami Kalēfanu raggiungendo il sacro albero Dagaai ai  limiti del mondo ove nuotavano i tonni per donarli agli antichi maldiviani e garantirne la stirpe. Oltre il mito le piantagioni e la pesca furono fondamento  della più antica popolazione nei villaggi tra gli atolli dalle comunità matriarcali governate da regine o da sacerdoti Sawamias , depositari  di culti  solari ed astrali, tra essi  il popolo Giraavaru   aveva le  più antiche comunità  nell’  isola di Giraavaru che ne prende nome e dall’ atollo di Kaafu  estese il suo dominio  in quelli vicini. Dalla vicina Ceylon  fu  poi introdotto  il buddismo nelle Maldive che divenne dominante, dall’ VIII secolo si diffuse in parte anche l’ Induismo poi declinato mentre il buddismo  continuò ad essere la principale religione  fino al XII secolo quando in parte dell’ arcipelago si estese  il regno della dinastia Emuge.

Sultanato medioevale

L’arcipelago era incrociato da una delle rotte marittime sull’antica via delle Spezie  nell’ Oceano Indiano frequentata da mercanti arabi, con essi  giunse il predicatore musulmano Abu al-Barakat e l’ultimo sovrano buddista Dhovemi nel 1153 con la sua conversione favorì la diffusione islamica nelle Maldive, dall’ epoca divenuta la religione dominante,  inaugurando la serie  di sultani nelle  Maldive con sei dinastie ereditarie fino al 1932 quando la carica divenne elettiva. Su quella rotta per la via delle Spezie nel XIV secolo vi giunse il grande viaggiatore  e cronista arabo Ibn Battuta  che descrisse per primo l’ arcipelago e il sultanato “….sono una delle meraviglie del mondo e sono in numero di circa duemila…”. Rimase incantato di quel paradiso governato dalla regina Khadijah e con la sua benevolenza e decise di stabilirsi a  Male come magistrato Cadi, sposò la nipote del Vizir e poi altre tre nobili  acquisendo grande prestigio e autorità. Racconta che gli fu difficile far osservare la legge coranica ai sudditi da poco convertiti e poco inclini nel rispettare le regole islamiche, lamentando la “facilità dei costumi locali” e la scarsa religiosità, cercò far praticare le funzioni  ma senza esito, suscitando  la gelosia di altri dignitari fu costretto ad andarsene  nella vicina Ceylon.

Colonia europea

All’ inizio del controllo  degli europei sulle vie delle  Spezie  per le rotte dell’ Oceano Indiano nel XVI secolo, i primi ad occupare l’arcipelago furono i portoghesi nel 1558 che ne divenne parte della colonia indiana amministrata da Goa cercando di imporre  invano anche qui il Cristianesimo, ma nel 1573 con una rivolta popolare guidata  da Al’uzam ne furono scacciati rifondando  il sultanato fino  a metà del secolo successivo quando divenne vassallo degli olandesi,   che erano seguiti ai portoghesi  nel dominio di Ceylon  , ma lasciando il governo all’amministrazione musulmana. Dopo averne preso il territorio agli olandesi nel 1796 anche Ceylon divenne colonia britannica  e le Maldive protettorato governato dal sultanato islamico fino all’ ultimo  Majeed Didi, alla sua morte nel 1952 fu tenuto un referendum per un sistema presidenziale abolito l’ anno successivo  mentre dal 1958 sorse la breve repubblica di  Suvadive per cinque anni riunendo i tre atolli più meridionali.

Repubblica delle Maldive

Nel 1965 giunse l’ indipendenza  dal governo britannico e con il terzo  referendum del 1968 fu abolita la monarchia con la repubblica delle Maldive, continuando le precedenti relazioni politiche e commerciali con l’ India. Divenuta una repubblica presidenziale con  il parlamento Majlis come organo legislativo, nella più recente storia delle  Maldive Il primo mandato presidenziale nel 1968  fu affidato  all’’ex primo ministro Nasir per un decennio dalla  repressiva dittatura  poi dimesso ed in esilio seguito  dalla presidenza di  Maumoon  anch’ essa dal governo autoritario  sostenuto dal Partito popolare maldiviano  Drp. L’ imprenditore  Abdullah Luthufi,  sostenuto anche dal movimento terrorista  Ltte noto come le Tigri Tamil dello Sri Lanka,   tentò un colpo di stato  nel 1988 sventato e represso anche con forze militari indiane  nell’ operazione  Cactus, sorsero poi  altri movimenti iper la democrazia  e dal  2003 vi furono diverse manifestazioni nelle Maldive contro il governo,  guidate  dal partito democratico maldiviano Mdp  fondato nel 2003 dall’ attivista e politico in esilio   Nasheed. Maumoon Abdul Gayoom fu costretto a graduali riforme che non le compromettevano la dittatura e poco dopo l’ arcipelago venne in parte devastato  dal terremoto e lo Tsunami  del 2004, ma continuò il regime. Come le prime tenute democraticamente le elezioni maldiviane del 2009 videro la vittoria del Partito Democratico ed eletto presidente uno dei suoi fondatori Nasheed dalla politica riformatrice, una  transizione pacifica alla democrazia tra le altre riforme cercò di attuare una libertà culturale e religiosa sempre ostacolata dal regime islamico e l’ opposizione portò ad un anno  di crisi polita nelle Maldive dal 2011 provocandone le dimissioni  dopo un tentativo di colpo di stato e sostituito nella carica da Hassan  nel 2012 seguito l’anno dopo dal breve mandato di  Deen fino alle elezioni presidenziali maldiviane del  2013 .

Integralismo islamico

Il presidente  Yameen  ha riproposto un regime  autocratico e repressivo  accentuando ancor più lo scarso rispetto per i diritti umani nelle  Maldive anche con l’ applicazione delle più oscurantiste leggi islamiche. Il conflitto con la Corte Suprema  per agli  arresti di oppositori e provocò  la crisi politica del 2018 con lo stato di emergenza  dichiarato da Yameen, ma  lo stesso anno venne sconfitto nelle nuove elezioni Maldiviane con la vittoria del Partito Democratico  e la carica di nuovo presidente assunta da Solih mutando in parte la politica interna e relazioni estere, ma non il morbo integralista.  Anche la nuova Costituzione del 2008  riconfermò come religione di stato l’ Islam sunnita e solo ai fedeli è concessa la cittadinanza, ogni ordinamento si basa sulla tradizione musulmana, nelle Maldive la libertà religiosa non è prevista  dalle norme costituzionali sulla religione  sempre soggetta alle leggi islamiche con  discriminazioni ed  abusi  divario genere. Un tempo godevano di più libertà, ma  l’ applicazione della Sharia   ha  umiliato la  condizione delle donne nelle Maldive prive di ogni diritto e soggette alle  più retrive regole. Dal 2014 un’ ulteriore radicalizzazione del presidente Yameen  negli atolli ispirata alle  più rigorose regole della Sharia che  tra le altre  a chi  non ne osserva le leggi più rilevanti prevede la pena la morte  anche ai bambini e pesanti punizioni  per quelle minime, ogni pratica omosessuale condannata e punita e su tali leggi  si basano anche le violazioni dei diritti umani. Anche qui sono giunti sedicenti predicatori finanziati da Sauditi che dopo il disastroso tsunami del 2004 hanno trovato riscontro nella popolazione e nell’ ultimo decennio si è intensificato il fondamentalismo nelle Maldive radicato tra i più osservanti come  un  centro del Jihadismo locale e  dal 2017 l’arcipelago è divenuto un serbatoio per Isis nelle criminali guerre sante esportate in Asia.

Popolo e cultura

L’ antico popolo  dei Dhivehi  di stirpe indoariana  domina da secoli l’ arcipelago,  legati da storia, tradizioni e i dialetti della lingua Divehi che dal XVIII secolo adotta  il sistema di scrittura Thaana, diffusi nei villaggi nelle varie isole  degli atolli e  Minicoy la più meridionale delle Laccadive popolata dai  Mahl di  simile stirpe. Dalla più antica mitologia delle Maldive deriva la tradizione orale che ne racconta i miti e leggende popolari,  rimaste anche quando dal  XII secolo  mercanti arabi introdussero l’ Islam divenuta religione di stato con l’ applicazione della  sharia e il codice islamico nella società e vita quotidiana vietando qualsiasi altra  forma  di culto. Centro  della comunità è la moschea  Miski ove svolgere le funzioni religiose e da dove con il richiamo dell’ Adhān , si invita il fedeli alle cinque preghiere  Ṣalāt obbligatorie come il rispetto del digiuno e le limitate attività  nel sacro mese del  Ramadan , oltre le numerose nella capitale Male ogni isola abitata ha le sue moschee  tradizionali in pietra corallina Imbiancata. I turisti  alloggiato nei chiusi resort poco sanno che  con la più rigida applicazione della Sharia  promossa dal presidente Yaamen, oltre a limitare la libertà della popolazione,   con l’ incremento del turismo sono migrati lavoratori indiani e bengalesi  con alcuni soggetti a tratta di esseri umani nelle Maldive per lavoro forzato. Nonostante le restrizioni la popolazione  rimane in parte legata  alla tradizionale cultura maldiviana,  tra le varie forme si rappresentazioni e musica popolare nelle Maldive le più antiche risalgono ai tradizionali canti religiosi nelle cerimonie Maulūdu  e gli epici Fathigand,  dal medioevo rimane la  musica e danze popolari del  Boduberu diffuso da mercanti arabi venuti dalle coste orientali africane, oltre le forme musicali  come la Thaara e i canti Gaa, le diverse danze Neshun accompagnano le manifestazioni popolari tra le più diffuse le danze maschili Langiri e Kadhaamaali, le femminili Bolimalaafath, Maafathi e Bandiya in alcune manifestazioni sono praticate  le arti marziali  hevikamuge  e la lotta tradizionale gulhamathi hifun.

Ambiente

A sud ovest del Kerala dalla costa Malabar con  poco a nord le isole  Laccadive indiane, si stende  Il territorio insulare delle  Maldive con il suo vasto arcipelago di ventisei grandi Atolli  che splendono sulla barriera corallina e lagune divisi dai vari  canali kandu  ove  di varie dimensione  e al livello del mare mergono quasi milleduecento isole Maldive con solo centottantasette 187 abitate  e governate dalle varie  divisioni  amministrative che comprendono  città nelle  dieci maggiori, villaggi di pescatori e agricoltori nelle altre ognuna con un consiglio locale  katheeb. Dal clima monsonico tropicale con precipitazioni estive portate dal monsone di sud ovest, emergono magnificamente  dal  mare delle Laccadive prive di rilievi e  piatte,  alcune e allungate  e altre  rotonde  dalle candide spiagge spesso ornate di palme che  affacciano sulla splendida  barriera corallina.  A volte le più piccole possono scomparire con l’ erosione, così come ne  emergono di nuove da  banchi di sabbia o roccia corallina, a rischio per i mutamenti climatici  e gli interventi umani che possono modificare il corso delle correnti ed aumentare l’ erosione.  L’ economia delle  Maldive era storicamente fondata sulla pesca e i commercio tra gli atolli, con la  sua più recente storia gli strati popolari sono rimasti in condizioni precarie, altri hanno prosperato con l’ estensione della pesca  su base industriale, ben preso divenuta secondaria con  il grande incremento del turismo nelle Maldive iniziato nel 1972 con l’ apertura nell’ atollo di Male del primo spartano resort Cabana divenuto poi il ben più accogliente Kurumba, seguito dal   Bandos Resort e negli anni seguenti ne sono sorti oltre un centinaio con i vari resort e villaggi delle  Maldive nei diversi atolli attirando sempre più turisti, in parte poi alloggiati anche in pensioni locali, oltre che per vacanze nelle splendide spiagge una parte attratti per le immersioni con barche, attrezzature ed istruttori.

Barriera corallina

Le isole dell’arcipelago ospitano una variegata avifauna con  circa duecento specie di uccelli , alcune arboricole ed in gran parte migratori tra acquatici e marini, paradiso per ogni genere di immersioni nel suggestivo ambiente con l’ intensa vita animato dalla ricca fauna  marina tra le lagune e le barriere coralline dei reef maldiviani. Sulle spiagge ove nidificano e tra le acque cristalline varie tartarughe  marine come la Verde  indopacifica,  la più  grande ed unica del  suo genere tartaruga  Liuto , di minori dimensioni  la  diffusa tropicale  della specie Olivacea  e la più rara  tartaruga indopacifica del genere Imbricata . La variegata fauna marina, in parte simile a quella  delle vicine Laccadive ,  è ancor più ricca e numerosa  con  oltre duemila  varie specie, tra gli atolli e i canali kandu che li separano  numerose specie di pesci  Pelagici nelle varie  dimensioni in profondità, più in alto  le magnifiche mante giganti  nuotano dalle larghe pinne spiegate come ali simili  alle più piccole  razze  maculate vicine alle lagune, mentre emergono e  delfini indopacifici del genere Tursiope  che accompagnano le imbarcazioni.  Gli  squali  bianco, tigre, toro ed altre specie in mare aperto, mentre   lo squalo  grigio negli atolli e la  barriera, meno aggressivo come  lo  squalo pinna nera di minori dimensioni e  nelle grotte lo  squalo   pinna bianca. Tra gli altri predatori in branchi i grandi barracuda poco al largo, lungo la barriera cernie  giganti  dell’ indopacifico e  varie  specie oceaniche  di dentici , mentre la scogliera corallina è animata dalle centinaia specie multicolori  di pesci del Reef  con i cromatismi dei coralli che prendono vita da  colonie di anthozoi ,  polipi  e altri invertebrati marini come  anemoni, di vario tipo e dimensioni, le  diverse spugne marine Porifera riflettono i colori nelle acque cristalline tra le  meduse tropicali. DIverse specie di molluschi  Bivalvia , mitili ,ostriche e le  più grandi del genere  tridacna gigante animano la barriera e  assieme a  vari crostacei   granchi, aragoste, gamberi e  colonie di ippocampo. Le numerose  specie tropicali  del genere Osteitti  dalle pinne raggiate , i diffusi pesci pagliaccio e anemone  della famiglia  Amfiprioni multicolori come le specie di  castagnole della Pomacentride,  pesci angelo, blu, dorato, giallo e regina di quella Pomacantide anch’ essi dai variegati colori simili alle varie di  pesci pappagallo  e di minori dimensioni  noti come pesci farfalla,  bandiera e  corallo.  Tra i fondali e le rocce coralline murene stellate del genere  nebulosa , lungo la  barriera che si eleva dai fondali i pesci balestra della famiglia Balistidae, i  pesci dardo e diverse specie di ghiozzo  del genere  Gobiide tropicale, pesci chirurgo, unicorno e codolo del genere  Acanturide di piccole dimensioni e colori brillanti come i  pesci cardinale . Tra la barriera e le lagune specie  di  triglie  tropicali , per i fondali alcune  di minori dimensioni come  i pesci lucertola  assieme  alle varie dei piccoli e multicolori Dragonetti, diffuse alcune specie della numerosa  famiglie di  Scorfani   come  quella orientale del pesce leone e i definiti pesci rospo per l’ aspetto   della famiglia  Batrachoidide  simili ai più grandi della variegata specie di pesci  rana  predatori sui fondali sabbiosi. Si trovano anche alcune specie di pesci  velenosi, tra tutti il  più letale  pesce pietra, oltre quelli noti come leone, luna, diavolo e scorpione del genere  Pterois con i raggi delle pinne dalla puntura  tossica, come le spine del  il pesce  astronomo nascosto nella sabbia delle lagune, ma tra tutti gli atolli con un centinaio di barriere coralline  nel vasto adi  Baa si trova la più grande e varia  concentrazione  di  fauna marina dichiarato riserva Biosfera Unesco.

Malè

Il vasto atollo di Malè  si stende tra quelli separati settentrionale e meridionale, con solo   dodici storicamente abitate e in parte delle numerose mai popolate negli ultimi decenni sono sorti Resort e villaggi turistici, ingresso al’ atollo e l’ intero arcipelago è isola di  Hulhulè con l’ aeroporto internazionale di Velana ampliato negli ultimo decenni, da dove per il lungo ponte Sinamal  o in traghetto  si raggiunge la vicina  capitale nella più popolata  città di  Malè. Nota come e la reale per essere  governata fin dall’ epoca medioevale dai Sultani maldiviani, quando nel 1343  vi giunse Il grande viaggiatore arabo Ibn Battuta la descrisse come fiorente città di commerci con palazzi e moschee distesa sulla sua laguna, un porto interno per le piccole imbarcazioni  Dhoni ed uno esterno per le navi più grandi. Venne poi fortificata XVII secolo con i bastioni  buruzu e le fortezze koshi governata dal palazzo reale Gan’duvaru, poi  demoliti alla fine del XX secolo per edificare altri quartieri. Dall’ epoca Malé si è estesa come la si trova ed oltre ad altri edifici della sua storia conserva la grande moschea Hukuru Misky sorta a metà del XVIII secolo con il suo minareto Munnaaru in stile indo islamico all’ interno le pareti decorate da sculture e intarsi di corallo, dichiarata patrimonio culturale Unesco, adiacente alla moschea  il cimitero islamico con i sepolcri di alcuni sultani e del venerato Abu Al Barakat. Poco distante nel vecchio quartiere centrale di Henveiru all’ inizio del XX secolo in stile tradizionale e coloniale  risale il palazzo Muliaage, poi divenuto residenza  presidenziale,  dal simile stile l’  edificio che ospita il museo nazionale delle Maldive nel vicino parco del Sultano. Dall’animata capitale Malè poco a nord ovest, creata con la sabbia dei fondali, è stata ed aperta nel 2004  Hulhumalè come isola residenziale dagli alti edifici che affacciano sul lungomare che si allunga per la  frequentata spiaggia di Bikini , non distante anch’ essa dalle candide spiagge sulla barriera l’ isola di Villingili ove sono sorti diversi alberghi e pensioni.  Come capitale del paese la città di Malè ne è l’ ingresso per ogni viaggio ed itinerario tra i  grandi Atolli  che si stendono tra suggestive  barriere coralline e lagune separati  tra loro dai canali Kandu  per il vasto arcipelago con quasi milleduecento isole Maldive. Oltre le trentadue aree protette, dappertutto si trovano  le candide spiagge bordate da palme che affacciano sui suggestivi Reef  della barriera corallina con la  ricca e variegata fauna-  marina dai coralli, molluschi, crostacei, polpi, di varie specie,  le moltissime di pesci multicolori dì ogni dimensione e  tartarughe, paradiso per i sub più esperti tra le isole e nelle lagune ogni tipo di immersioni  e da quando il vasto l’arcipelago delle Maldive è stato aperto al turismo tra le isole prima disabitate si sono diffusi Resort e villaggi turistici o le più economiche guest house per goderne gli splendidi ambienti e per  itinerari tra gli atolli più affascinanti.

Haa Alif

Verso lo Sri Lanka il più nord orientale  atollo Thiladhunmathi è meglio noto come  Haa Alif, delle  quarantadue  isole quattordici  sono abitate con la capitale a Dhidhdhoo all’ estremità occidentale, per il vicino atollo Ihavandhippolhu l’ sola Berinmadhoo dalle spiagge sulla barriera corallina  sono stati aperti recentemente alcuni resort, isola  Filladhoo è la meno popolata con pochi abitanti nei  villaggi. Tra le altre abitate più a nord Thuraakunu e scendendo  popolata nei villaggi locali l’isola di Uligan con il porto naturale  come la più frequentata Utheemu, per i maldiviani venerato luogo di nascita del sultano Thakurufaanu che si oppose al dominio portoghese nel XVI secolo conservandone il memoriale e il palazzo reale Ganduvaru, l’antico cimitero islamico e la piccola moschea Kandhuvalu. Alcuni villaggi agricoli nella Kelaa distesa tra le sue spiagge  ove rimangono i resti della base militare britannica, non distante Baarah dalla lussureggiante vegetazione e le mangrovie affacciate sul litorale, nel vicino atollo  Haa Dhaalu sedici isole sono  abitate con il capoluogo nella più popolata  Kulhudhuffushi  anch’essa dalle distese di mangrovie kulhi sulle spiagge collegata con il picolo aereoporto, non distante  Nolhivaranfaru con il villaggio della piccola comunità agricole. Verso l’Haa Alif più settentrionale si trovano le cinque isole del piccolo  atollo di Rasdhoo con le Madivaru e Finolhu disabitate, il capoluogo Rasdhoo frequentata per la sua spiaggia di Bikini ove sono sorti tre resort , mentre ne ospita  diversi a nord est l’ isola di Veligandu dalle magnifiche spiagge sula laguna come la più meridionale Kuramathi.

Lhaviyani

Il grande atollo Kaafu è diviso a sua volta nei due atolli di  Male Nord  separato da un vasto canale a quello  Sud, raggiungibile in idrovolante dalla capitale a nord del Male settentrionale  l atollo di lhaviyani  si stende tra  le lagune e barriere coralline ove affacciano  una sessantina  delle splendide  isole  lhaviyani con solo cinque abitate e in alcune accolti da resort e pensioni con la più popolata Kanuhura frequentata per la grande spiaggia sulla laguna. In barca si possono raggiungere le altre come la deserta  circondata  Jehunuhura dal suggestivo ambiente  e oltre i  paradisi per ogni tipo di Immersioni nell’ atollo di lhaviyani.  tra i più ricchi di fauna  marina per la  barriera che si innalza con le pareti coralline e grotte tra i canali kundu di Felivaru e  Fushifaru, i reef di  Fehigili,  Guraidhoo e Kuder oltre la zona protetta di  Fushifaru thila

Male nord

il capoluogo dell’atollo settentrionale  si trova nell’ isola di  Thulusdhoo dalle  splendide e candide  spiagge  circondate dalle barriere coralline simile alle altre  ,  delle numerose storicamente  sono popolate nove isole , completamente disabitate ne sono rimate altre ventisei  isole, in una cinquantina  che lo erano sono stati aperti Resort e villaggi turistici negli ultimi decenni. Le più vicine a Malè  Gaamaadho, un tempo separata e poi unita alla limitrofa  Himmafushi dalle candide spiagge affacciate sulla laguna tra le prime ad essere frequentate nota come  Maafushi  ed uno dei primi resort  sorse negli anni settanta sulla spiaggia di Baros nel suggestivo ambiente dell’ isola. Oltre ad altre nei dintorni si trovano resort sulla spiaggia dell’ isola Bandos a pochi minuti in barca da Malè  così  come le  altrettanto splendide vicine di  Vihamanaafushi, anch’ essa non distante dalla capitale isola di Gulhi  a  sud ovest dal simile ambiente. Da qui  si può raggiungere la piccola isola Huraa a nord di Malè con resort sulla spiaggia di Kuda di Huraa sulla barriera con le suggestive grotte sottomarine, la più  piccola ed incantevole isola  lankanfushi con bungalow che ricordano lo stile tradizional maldiviano su palafitte nella laguna  simili a quelli della vicina  Ihuru. Tra le altre varie è nota come isola dall’ acqua dolce  Meeru per la sua splendida laguna rimasta  disabitata fino all’ apertura del primo resort nel 1978, nel suo piccolo atollo Gaafaru, dalla laguna circondata dalla barriera  sorge isola dei pescatori Gaafaru nota per i relitti nei fondali naufragati nel canale sulla rotta  per l’ isola Kaashidhoo che della sua storia conserva resti di un monastero buddista del VII secolo  nel sito di Tharaagandhu. Huvafen Fushi è nota come l’isola dei sogni con il suo resort  sulla spiaggia di Fushi, anch’ essa dalle palme e la ricca  vegetazione la piccola sola Vabbinfaru circondata  dalla laguna ove affaccia la sua candida spiaggia Vabbinfaru  con bungalow per i visitatori  da dove esplorare la barriera o imbarcarsi con i pescatori locali.

Male sud

Del Kaafu è parte l’  atollo di Male  sud lungo una trentina di chilometri e largo venti al centro dell’ arcipelago anch’ esso non distante dalla capitale Malè, separato dal nord  con il canale di Vado kandu, ottanta isole  con solo dodici storicamente abitate, diciasette  ospitano resort e villaggi turistici da dove raggiungere i più suggestivi punti di immersione nella’ atollo  Male sud. Dalla capitale in barca si giunge nella  più vicina Vaadhoo, tra le più suggestive nota come l’ isola dal mare di Stelle ove la notte  sulla laguna si riflettono come onde luminose in una magica atmosfera creata dal  plancton luminescente di intenso azzurro, tra le più frequentate per le splendide spiagge di Vaadhoo sulla barriera ove affacciano i resort. Nell’isola di Bandos si trova il primo resort dell’ arcipelago aperto nel  1972 inizialmente spartano poi ampliato e ristrutturato sulla più suggestiva spiaggia di Bandos, altri i villaggi turistici sono sorti  sulle spiagge di  Velassaru sulla barriera come non distante  quelle Emboodhu  di Finolhu nell’ isola che emerge dalla sua vasta laguna  e poco oltre  dalla lussureggiante e vegetazione popolata da uccelli circondata da quelle di Vihamanaafushi, mentre nella loro isola bordate da palme  che si allungano sulla laguna le altrettanto suggestive spiagge di Dhigu, separate tra loro dai canali Kandu. Raggiungibile i barca o  idrovolante   Biyadhoo è una delle tante isole private ove sorgono resort dalla fitta vegetazione e piantagioni  circondata da spiagge sul mare corallino che rendono l’ isola di Biyadhoo tra  le più affascinanti  non distanti da Malè. Poco a sud  si trova l’ isola tra la vegetazione popolata da uccelli che affaccia sulla sua spiaggia Fihalhohi , tra le varie l’ isoletta con la sua spiaggia di Cocoa che si stende sulla laguna corallina come quella di kandolhu nell’ altra piccola isola dalla lussureggiante flora.

Ari

L’ atollo di Ari  occidentale è diviso tra quelli nord e sud, noto come Alif di Dhaal Il meridionale e il settentrionale  Alif Alif ,  a nord est  tra la fitta vegetazione emerge la  piccola  isola di Rasdhoo sulla laguna ove è distesa la candida spiaggia di Bikini,  più a nord si trova la piccola  isola di Thoddoo con il suo villaggio tradizionale lontana dai resort e poco frequentata  e della sua storia conserva alcuni resti buddisti nel sito Mudu dell’ isola Maalhos. Al margine orientale dell’ atollo l’ isola di Feridhoo anch’ essa dalla vegetazione affacciata sulle spiagge è popolata da discendenti  di schiavi africani  portati dal sultano delle Maldive. Nel più piccolo atollo  settentrionale di Rasdhoo   l’ isola di Veligandu prende nome dallo spettacolare  banco si sabbia  nella laguna ove si allungano le splendide spiagge di Veligandu con il suo resort  per la suggestiva barriera animata dalla ricca fauna marina e tartarughe. Tra le altre isole abitate dell’ Alif Alif  si trova Mathiveri con un decina di pensioni per i visitatori, al centro  dell’atollo l’ isola di Bodufolhudhoo con il suo villaggi di pescatori anch’ essa divenuta meta turistica come  Himandhoo, ma tra tutte la più frequentata per il suo magnifico ambiente  al margine settentrionale dell’ atollo l’ isola di Ukulhas dalla lussuregiante  vegetazione popolata da uccelli e le palme che bordano le candide spiagge sulla barriera tra le più vaste e suggestive dell’ arcipelago.  Dall’ Ari settentrionale  oltre il canale Vaadhoo Kand si stende  l’Alif Dhaal  come  Ari meridionale   anch’ esso dalle barriere coralline e i fondali  tra i più frequentati delle  dieci  isole  abitate con  capoluogo nella cittadina dell’ isola Mahibadhoo in diciassette disabitate negli ultimi anni  sono stati costruiti villaggi turistici  e Resort da dove raggiungere i più suggestivi punti per le immersioni nell’  Ari. sud Tra le varie l’ isola Huvahendhoo ove si stende la spiaggia di Lily  come le altre sulla  dalla laguna cristallina,  lontana dalle altre la piccola Mirihi circondato da una delle più suggestive  barriere e dell’ ove affaccia la spiaggia di Mirihi ,  simile all’ altra piccola ed incantevole Dhigurah con un  villaggio di pescatori e alcune pensioni, dalle candide spiagge i  affacciate sulla laguna  ricca di fauna marina,  più a sud l’ altra isola Nalaguraidhoo coperta da una ricca vegetazione tropicale popolata da uccelli  circondata dalle   incantevoli spiagge del  Sun island, come le altre  sui coralli.

Baa

Il centro occidentale atollo di Baa si stende poco a nord dal  canale Kashidhoo , che divide  le  Maldive settentrionali dalle  meridionali con uno dei più vasti insiemi di  barriere coralline dell’Oceano Indiano ove la fauna marina di Baa è la più ricca delle variegate  specie.  dichiarata patrimonio naturale Unesco con la riserva biosfera del Baa. L’ atollo si allunga per un quarantina di chilometri e largo trenta con la più popolata  Thulhaadhoo delle  dieci isole abitate.  In altre un tempo disabitate sono sorti villaggi turistici e resort nelle spiagge affacciate sulle barriere  coralline per ogni tipo di immersioni nel Baa. Tra le altre a nord est la più frequentata per il suo ambiente Landaa Giraavaru ove si trova uno dei più lussuosi resort dell’ arcipelago, separato dal canale Kudarikilu Kandu nel  limitrofo piccolo atollo che ne prende nome si trova l’isola di Goidhoo  dai magnifici fondali tra le  meno frequentate, così come più a nord Kudarikilu, verso il margine orientale la piccola laguna dell’ l’isola Maalhoss,  ad ovest Naamuli Faru a sud  l’altra piccola  Innafushi. Da Goidhoo la non distante  Fulhadhoo ove è considerata tra le più suggestive la sua spiaggia  Fulhadhu ,  un tempo disabitate si è accolti nei pochi resort  anche nell’ isola di Fehendhoo e a  nord est in quella di Fonimagoodho  con il villaggio sulla spiaggia di Reethi  .

Addu

Il più meridionale atollo di Addu un tempo noto come Seenu è l’unico maldiviano a sud dell’ equatore,  l’ isola di Gan fu tra le prime popolate e della sua storia conserva resti buddisti, poi rimasta disabitata e recentemente collegata con l’  aeroporto i di Gan ,  dall’atollo prende nome il capoluogo come la seconda più popolata maldiviana città di  Addu che fu a lungo base della marina britannica estesa nel distretto di Hithadhoo sull’ omonima isola limitrofa all’estremità occidentale. Più a nord  Maradhoo-Feydhoo sorta dal villaggio si  Feydhooburi  e vicino la più antica isola popolata di Meedhoo . Nella sua isola e le  limitrofe , dalla città di Addu oltre i suoi luoghi storici si raggiungono alcuni villaggi tradizionali, lagune popolate da uccelli e splendide spiagge  sul mare cristallino anche qui animato dalla fauna marina tra i coralli  ove si trovano alcuni  resort  e pensioni che accolgono i visitatori, da dove raggiungere le lagune di Eydhigali Kilhi e l’area protetta di Koattey, sull’isola di Hithadhoo nel parco naturale di  Addu, oltre a queste  storicamente popolate, una ventina di isole  sono disabitate e dal primo a Villingili in alcune  sono stati aperti resort e villaggi  turistici.  Attraverso  il canale Mulah Kandu  si può raggiungere il vicino atollo di Gnaviyani che ripropone il suggestivo ambiente maldiviano e più oltre la lunga barriera corallina sommersa di Rashikedefaro , la laguna dell’ isola  Fuvahmulah dalla lunga storia che ha lasciato resti di stupa buddisti nel sito di Havitta, dalle coste sul mare verso la barriera  con villaggi di pescatori,  poco a nordovest l’ isola Dhadimagu  dalla lussuregiante vegetazione popolata da uccelli all’interno  con  al centro splende il lago Kilhi e il litorale  anch’ esso con comunità di pescatori  ove si allunga la spiaggia di  Thoondu.

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