I popoli della costa
Dall’ Alaska sud orientale tra suggestivi fiordi, insenature ed isole fino alla regione settentrionale della British Columbia canadese, era il territorio tradizionale dei popoli meridionali costieri tra i nativi dell’ Alaska ed alcuni più settentrionali sul lungo litorale del Pacifico tra le popolazioni del Nord Ovest, un tempo cacciatori e pescatori seminomadi che hanno vi hanno fondato le loro comunità, in parte divisi in diverse grandi tribù di simile stirpe e tradizioni Athabaskans. Il Popolo delle Mareee come si definiscono i Tlinkit o Tlingit estendevano le loro terre tradizionali dal confine tra l’Alaska e il British Columbia canadese verso il delta del Copper River e gran parte dell’arcipelago di Alexander, ricordato come il popolo nativo fondatore dell’omonima cultura Tlingit dalla società divisa nelle diverse tribù o ḵwáanscon di clan e famiglie legate dalle tradizioni. Dalla cultura simile alle altre popolazioni della costa nord occidentale gli abitanti dell’arcipelago di Gwaii ribattezzato Queen Charlotte nella British Columbia settentrionale ove rimangono le comunità del popolo degli Xaayda o Haida che anche dopo l’arrivo degli europei hanno sempre reagito con conflitti e a proteggere il loro territorio e ancora le varie comunità e villaggi degli Haida sono governati dal XaaydaGa Waadluxan Naay istituito come Council che ne preserva unità e cultura. Tradizionalmente condividevano parte dei territori più meridionali con la nazione dei Kwakwaka’wakw noti anche come Kwakiuti, legate dalla tradizioni religiose derivanti dall’antica e variegata mitologia Kwakwaka simile a quella delle altre popolazioni del nord ovest. Più diffusi a sud I Ts’msyan o Tsimshian con quindici grandi tribù nel territorio canadese della British Columbia da dove continua lunga costa Northwest in parte territorio tradizionale delle popolazioni costiere dei Salish, cacciatori e pescatori un tempo seminomadi. Dalle simili tradizioni, tra le varie tribù del British Columbia erano quelle dei Nuxalk note anche Bellacoola dal fiume omonimo, come i vicini Haíɫzaqv o Heiltsuk rimasti nella loro più grande comunità di Bella Bella che chiamano Waglista fondata alla fine del XIX secolo nella Campbell Island, dai culti simili erano anche i Ts’msyan o Tsimshian tra l’Alaska sud orientale e la British Columbia, più a sud ad ovest della costa vivevano i Kootenai canadesi e noti come Ktunaxa in territorio statunitense.
Inside Passage
Scendendo da Fairbanks e il Denali Np attraverso il suggestivo territorio tra le montagne continuando per la costa si raggiunge la città di Anchorage e prima di entrare nello storico percorso dell’Inside Passage si può iniziare da nord tra suggestive insenature ed isole lungo il magnifico territorio tra la penisola di Kenai e Prince Williams protetto dagli omonimi parchi dagli indimenticabili scenari e una ricca fauna che continua ove parte della recente storia dell’ Alaska è raccontata dagli ambienti e i centri lungo la regione costiera Southeast nota anche come Panhandle. Da qui comincia il lungo e suggestivo itinerario dell’ Inland Passage meglio noto come Inside_Passage tra le insenature, fiordi ed isole poco al largo della costa con passaggi da sempre noti ai popoli nativi e poi dai primi esploratori e mercanti di pellicce, ma poco frequentati fino al 1896 quando nella limitrofa regione canadese dello Yukon vennero scoperti ricchi giacimenti auriferi lungo il fiume Klondike scatenando l’ anno successivo la leggendaria corsa all’ oro del Klondike durata solo poco più di due anni ma che attirò migliaia di cercatori ed avventurieri invadendo i tradizionali territori dei nativi in quella che è passata alla storia come la febbre dell’ oro del Klondike, continuata dal 1899 per un decennio in Alaska con l’altra Golden Rush di Nome e, con la scoperta di altri giacimenti nella Tanana Valley, in quella di Fairbanks. Inseguendo la fortuna gran parte dei cercatori sbarcavano nello stato di Washington a Seattle , altri sulla costa settentrionale californiana nel porto di San Francisco e solo alcuni in quella della British Columbia canadese ove si era esteso il porto di Vancouver, ma tutti dovevano poi navigare lungo la costa frastagliata tra i centri sorti sul Passage continuando in lunghi ed estenuanti itinerari tra le montagne costiere fino ai giacimenti, molti poi seguirono la navigazione da nord sbarcando nei porti di Skagway sulla costa sud orientale dell’ Alaska e da quello nel villaggio di Dyea, aprendo percorsi in difficili itinerari sulle tortuose vie fluviali e attraverso le montagne poco praticabili nei lunghi e gelidi inverni. Dall’ epoca l’ Inside Passage è divenuto uno dei più affascinanti itinerari in questa regione percorribile sulle navi e I traghetti Amhs dell’Alaska Marine Highway System o per il percorso inverso dalla British Columbia dai vari percorsi della Bc Ferries, con la possibilità di combinarli tra loro per itinerari più articolati.
Juneau
Da nord oltre lo stretto di Dixon sulla costa sud orientale dell’ Alaska , si continua per quella adagiata sul canale di Gastineau che la separa dalle centinaia di isole dell’ esteso arcipelago di Alexander un tempo territorio di pesca dei nativi A’akw Kwaan ribattezzati Auke di stirpe e cultura Tingit come i vicini T’aaḵu Ḵwáan noti anche come Taku che popolavano la regione quando vi giunse il capitano della Royal Navy britannica Whidbey per la prima volta nel 1794 al comando di un vascello durante la lunga spedizione di Vancouver. Rimasta a isolata dalle rotte per i ghiacci che ne impedivano la navigazione nei lunghi inverni, vi vennero scoperti giacimenti auriferi dal cercatore canadese Joe_Juneau che nel 1881 fondò il centro di Harrisburgh poi ribattezzato Rockwell e l’altro cercatore John Lemon il vicino di Lemon_Creek , poco dopo vennero scoperti altri giacimenti lungo il Gold Creek nel bacino Silver Bow fiorì il mining district di Juneau con le sue miniere e il villaggio che si estese all’inizio del XX secolo con il centro di quella che divenne l’omonima città di Juneau poi proclamata capitale dell’ Alaska. Dall’ epoca della sua fondazione in un suggestivo scenario conserva edifici ed atmosfera dell’ epoca e la memoria della leggendaria corsa all’ oro tra i quartieri, vie e musei della vecchia Juneau come la si trova con la sua Downtown dagli edifici storici che ospitano teatri, gallerie e centri culturali. Con International Airport di Juneau la città è collegata con voli alle altre dell’Alaska ed alcune statunitensi, mentre dal frequentato porto il traghetti Amhs dell’ Alaska Marine Highway la collegano agli altri centri costieri dell’ Inside Passage e il resto della regione. Oltre agli altri da qui si raggiunge il porto con la cittadina di Haines ove nel suo distretto lungo costa tra monti e ghiacciai affacciati sul litorale si stende il suggestivo National Park di Glacier Bay, parte del magnifico territorio esteso verso l’ interno tra le montagne, vulcani e altri vasti ghiacciai protetto dai parchi Wrangell-St.Elias e Glacier Bay, attraverso quello tra monti e vallate attraversate da fiumi dalle foreste popolate di animali protetto dalla vasta National Forest di Tongass, raggiungibile anche da altri centri lungo la rotta del Passage.
Arcipelago di Alexander
Non distante si stende l’arcipelago delle isole Alexander ove emerge Xootsnoowú o posto dell’orso, come era nota ai Tingit l’isola di Admiralty per la quantità di orsi bruni che ancora ne popolano la foresta assieme a varie specie di uccelli ed altri animali, incrociata dalle rotte delle baleniere ne rimane il centro sulla costa meridionale noto come Murder. Dal suggestivo ambiente con le foreste pluviali ove si stende parte del Wilderness di Kootznoowoo, erano le terre considerate sacre dalla tribù Angoon dei Tlingit, in parte protette dall’ Island National Monument dell’ Admiralty. Sempre poco ad ovest di Juneau sulla rotta del Passage, nel distretto o Meshblock di Hoonah Angon emerge la Shee Kaax, come è nota ai Tlingit l’isola di Chichagof ove dalla loro comunità di Xunaasi si estese il villaggio costiero divenuto la cittadina di Hoonah con il suo porto, mentre nel resto dell’isola i villaggi ospitano altre comunità come K’udeis’X’e ribattezzata Pelican sulla costa occidentale, proseguendo a nord ovest quella di Tlaaguwu Aan o Tenakee e lungo lo stesso litorale all’estremità settentrionale il minuscolo centro con villaggio di Elfin. Continuando lungo la costa dell’ Alaska sud orientale la rotta del Passage incrocia la gran quantità di altre isole che si stendono nel vasto arcipelago di Alexander ove emergono come vette delle montagne che si ergono dai fondali del Pacifico, raggiunte per la prima volta dal navigatore russo Aleksei Chirikov nel 1741. In parte della limitrofa Chichagof e poco a sud nell’ isola di Baranof, all’inizio della colonizzazione dell’ Alaska la compagnia russa Amerikanskaya nel 1779 fondò il suo centro commerciale di Novoarkhangelsk che ha lasciato i suoi resti nell’ Historical Park di Old Sitka, mentre la memoria dei nativi Tlingit che la popolavano è conservata nel National Historical Park di Totem. Dal vecchio centro poco distante venne fondato il villaggio russo divenuto la cittadina di Sitka che, anche dopo l’ acquisto statunitense dell’Alaska nel 1867, conserva il suo passato con gli edifici dell’ epoca e le chiese ortodosse nella vecchia atmosfera dell’ enclave russo come lo si trova. In un suggestivo ambiente nell’ arcipelago di Alexander all’estremità settentrionale dell’ isola di Mitkof, immigrati norvegesi nel XIX secolo fondarono il villaggio divenuto la cittadina di Petersburg come porto sulla rotta dell’ Inside Passage ove continuano le antiche terre tribali dei nativi Tlingit costieri e attraverso le suggestive insenature lungo il litorale ci si inoltra nel magnifico territorio protetto dal National Monument di Misty_Fiords tra le scogliere e la foresta boreale popolata da una gran varietà di uccelli e altra fauna endemica della regione oltre orsi neri e grizzly.
Ketchikan e Wrangell
Appena fuori si giunge poi all’ isola di Revillagigedo ove ne pressi del vecchio villaggio di Kitschk-hin dei Tlingit sorse un centro divenuto la cittadina di Ketchikan dal 1885 che, oltre agli edifici dell’epoca, racconta la storia con le varie National Historic Places nel suo distretto o Borough di Ketchikan, mentre quella dei nativi la si trova nella più vasta concentrazione di totem tribali finemente intagliati nei vicini Totem Park di Saxman e Potlatch, il Bight State Historical Park nel villaggio di Mud e i più antichi conservati nell’ancora più affascinante e non distante Heritage Center dei Totem . Poco oltre sempre nell’antico territorio dei Tlingit costieri, i nativi chiamavano Ḵaachxaana.áak’w o piccolo lago l’estremità occidentale dell’ isola di Wrangell ove mercanti russi fondarono il centro Redut Svyatogo Dionisiya con il forte per il commercio di pellicce che quando fu preso dai britannici nel 1838 fu ribattezzato Stikine e poi Fort Wrangel con i villaggio di Shakesville, esteso nei decenni successivi nella cittadina di Wrangell che conserva parte della sua storia nei vecchi edifici e il porto al lungo attracco per le baleniere. Da qui come da Ketchikan si può raggiungere il suggestivo vasto parco della National Forest di Tongass e il limitrofo magnifico territorio tra le montagne vulcani e ghiacciai protetto dai parchi Wrangell-St.Elias e Glacier dagli indimenticabili scenari.
Queen Charlotte
Oltre il Kandaliig̲wii o oceano, come era noto ai nativi Haida lo stretto di Hecate il percorso dell’ Inside Passage continua nel territorio costiero canadese della British Columbia nord occidentale verso l’ insenatura che alla fine del XVIII secolo venne ribattezzata come sound di Charlotte in onore della consorte del sovrano George III, così come poco a sud lo stretto di Queen_Charlotte sulla costa canadese ove territorio montuoso dell’ interno in parte protetto dai grandi parchi si estende verso la catena delle montagne Coast ad est con le foreste popolate da una ricca fauna che affacciano sulla lunga e suggestiva West Coast. Dall’ estremità settentrionale un tempo popolata dai nativi Nisga’a, ne rimangono varie comunità che chiamavano Skam-A-Kounst o luogo sicuro Il canale di Portland, in una insenatura alla fine del XIX secolo venne fondato il villaggio di Stewart da dove continuare poco a sud ove si apre il delta del fiume Skeena e sulla vicina Kaien Island da un villaggio di pescatori nel 1910 venne fondata la cittadina di Prince Rupert con il suo porto che è tra gli scali centrali sulla rotta del Passage. Da qui partono vari percorsi naturalistici nel territorio popolato da una ricca fauna oltre varie specie di uccelli e tra le più alte concentrazioni di orsi grizzly della regione nella riserva del Khutzeymateen e poco al largo lo spettacolo delle balene. I nativi Xaayda ribattezzati Haida che lo popolavano chiamavano Xaaydaga Gwaay.yaay l’ arcipelago delle varie isole Haida Gwaii note anche come Queen Charlotte Islands che emergono non distanti dalla dalla costa di Price Rupert con un l magnifico ambiente protetto dal National Park Reserve di Gwaii. Al centro Kiis Gwaay come i nativi chiamavano l’ Isola di Graham nota anche come North Island e la più grande Gwaii Haanas ribattezzata isola di Moresby, con alcuni villaggi e comunità popolate dai discendenti dei nativi governati dal XaaydaGa Waadluxan Naay, come chiamano il loro Counciil dell’ Haida_Nation , che ne conserva cultura e tradizioni. Dal Queen Charlotte Sound ad est si apre la profonda ansa nel sound di Milbanke sulla rotta del Passage e continuando, tra il Fitzburgh Sound e il canale di Seaforth, oltre il Lama Passage, poco la largo della costa emerge la grande isola di Campbell. Tradizionalmente uno dei centri del territorio popolato dai nativi Haíɫzaqv o Heiltsuk , dopo l’arrivo degli europei ribattezzati Bellabella, nel 1833 vi venne fondato il forte McLoughlin come avamposto per il commercio di pellicce con il villaggio poco dopo esteso nel vecchio centro di Bella Bella, sulla costa orientale poi trasferito in quella che divenne la cittadina nota come la nuova Bella Bella chiamata Waglisla dalla più grande comunità Heiltsuk rimasta che la popola.
Port Hardy
Il percorso continua lungo la costa ove affaccia l’ estesa foresta pluviale della Great Bear dal magnifico ambiente popolato da uccelli e una ricca fauna fino a Port Hardy con l’ animato porto ove giungono e ripartono traghetti che collegano le isole e la costa, poco fuori sui percorsi del Quatse Loop si trova una gran varietà di uccelli dalle diverse specie, oltre ad una ricca fauna, cervi ed orsi neri e lungo il litorale da Storey tra lo sciamare di uccelli marini colonie di foche con poco al largo nella baia a volte affiorano soffiano maestose balene megattere. Il suggestivo territorio si estende sulle antiche terre tribali dei nativi Kwakwaka’wakw noti anche come Kwakiutl tra le foreste popolate da una ancor più varia e ricca fauna protette dal Provincial Park di Cape Scott, attraversato dai percorsi e sentieri che diramano sul trail del North_Coast all’ estremità nord occidentale che si allunga nella grande isola di Vancouver.
Il Passage tra le isole
Da Cape Sutil sullo stretto, Queen Charlotte è separata dalla costa di Cape Cautela ove emergono varie isole come la Cormorant, collegata da traghetti ai centri costieri e le altre più grandi isole di East Thurlow, oltre il breve tratto di mare del Blind Canal poco ad ovest la vicina West Thurlow, scendendo a sud, davanti i suggestivi fiordi dell’insenatura o sound di Howe lungo la costa frastagliata, emerge la Nexwlélexm, come i nativi chiamavano l’ isola di Bowen dalle magnifiche spiagge, poco ad ovest in mare aperto quella di Keats anch’essa coperta dalla foresta che affaccia sulle varie spiagge e all’ estremità sud occidentale le formazioni rocciose di Salmon Rocks. Non distante la meno frequentata isola di Gambier dall’ambiente protetto con l’ Halkett Bay Provincial Park. Poco a sud l’ isola di Lasqueti anch’essa con la foresta che affaccia tra scogliere, spiagge e l’ insenatura di Squitty Bay sul Sabine Channel protetto dall’ Island Marine Provincial Park di Jedediah, raggiungibile in traghetto come la vicina altra isola di Hornby anch’essa dall’ambiente protetto dal Tribune Bay Provincial Park e, dominato da un promontorio all’estremità nord occidentale, l’altro parco di Helliwell tra magnifiche le scogliere. Continuando lungo il canale di Baynes emerge Sla-dai-Aich, come i nativi chiamavano l’isola di Denman che ripropone il suggestivo ambiente tra la foresta e il litorale e da dove si apre il vasto stretto di Georgia, tra i primi esplorati nel XVIII secolo. Davanti la costa frastagliata prosegue il percorso meridionale dell’ Inside Passage tra fiordi ed insenature ove, da un villaggio di pescatori all’ inizio del XX secolo, venne fondata Campbell River ribattezzata Wiwekam dal vecchio centro che conserva parte della sua storia, con i quartieri che si allungano verso le spiagge ove affaccia la foresta. Al largo emerge si la piccola isola di Newcastle che ospita l’ Island Marine Provincial Park di Newcastle, dal simile e suggestivo ambiente naturale della non distante isola Cortes con varie comunità e villaggi di pescatori, collegata da un traghetto all’ altra isola di Quadra e poco a nord est oltre il canale di Lewis a quella di west Redonda .
Isola di Vancouver
All’estremità meridionale dell’ isola di Vancouver davanti la costa, ove ad ovest si trova la città di Victoria divenuta capitale della British Columbia, si attraversa lo stretto Juan de Fuca in traghetto per la costa settentrionale del Washington dove si allunga la penisola di Olympic con spiagge bordate da foreste, dall’ interno dominato dall’ omonima catena delle montagne Olympic tra imponenti ghiacciai che scendono per vallate percorse da fiumi in un magnifico territorio protetto dalla vasta riserva naturale che ne prende anch’essa nome come National Park di Olympic, oltre che da uccelli di varie specie stanziali e migratori popolato da una grande concentrazione di mammiferi endemici come pipistrelli, topi muschiati, scoiattoli, roditori di vario genere, procioni, castori,cervi mulo, capre di montagna, alci, linci rosse e canadesi, volpi, coyote, lupi grigi, puma e orsi neri, lungo la costa lontre marine, colonie di foche e leoni marini e poco al largo nuotano focene, orche, balenottere, grandi balene grige e maestose megattere. Lasciando il percorso del Passage un altro itinerario nell’ isola di Vancouver passa sulla costa occidentale ove si aprono le insenature di Clayoquot in un vario e suggestivo ambiente protetto dalla grande riserva Biosphere del Clayoquot Sound dalle vaste e magnifiche foreste pluviali. Poco al largo emergono diverse isole, tra le più grandi ed accessibili in barca quella di Meares ove degli antichi abitanti rimane una comunità di nativi Opitsaht, non distante si può raggiungere l’ altra isola di Flores con l’ Island Marine Provincial Park. Dalla penisola di Esowista , che si allunga dall’ estremità meridionale del Clayoquot Sound, si continua per il suggestivo percorso del Pacific Rim che tra le foreste e il magnifico litorale attraversa il vasto ed omonimo Park con vari altri percorsi sui sentieri che ne diramano, per poi proseguire lungo il frastagliato litorale meridionale fino alla grande città di Vancouver dove la termine del lungo percorso dalla costa sud orientale dell’ Alaska per l’ Inside Passage e le sue diramazioni e da dove si può continuare per affascinanti itinerari nella vasta regione canadese della British Columbia.
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