Dal vasto deserto del Mojave, scendendo nella contea di San Diego a sud dell’ affascinante territorio del Joshua Tree, dall’ ambiente simile si stende il Desert state park di Anza Borrego tra i monti di Santa Rosa, proclamati National Monument assieme ai vicini di San Jacinto e potetti dall’ omonimo State Park , verso est fino al limite del territorio ove da oltre un secolo emerge il grande lago Salton, lasciato da una grande inondazione del fiume Colorado all’ inizio del XX secolo. La storia del Borrego è molto antica con il suo territorio popolato fin da epoche remote dagli antenati dei Kumeyaay, chiamati poi dagli spagnoli Diegueño, che qui hanno lasciato memoria della loro cultura amerinda precolombiana nei siti con le pitture rupestri dei native americani in gran parte concentrate nella Little Blair Valley lungo il sentiero del Pictograph. Dominio per secoli dei discendenti di quel popolo, dopo l’ arrivo degli europei in California quel vasto territorio desertico prese poi nome di Anza , dall’ esploratore spagnolo Juan Bautista de Anza che lo attraversò nel 1774 durante la sua spedizione dall’ Arizona attraverso il territorio californiano fino a dove sorse la città di San Francisco, che è ripercorribile sul lungo ed affascinante itinerario storico dell’ Anza Trail. Si arriva può arrivare da nord est venendo dal territorio dove si stende il parco del Joshua Tree o da nord ovest, entrando per il Visitor’s Center e dalla cittadina di Borrego Springs la California Route 78 lo attraversa verso ovest incrociata dalle State Routes S1, S2, S3 e S22 che ne collegano le varie zone con strade panoramiche da dove diramano piste e sentieri per scoprire il suggestivo deserto di Anza Borrego tra rocce, rilievi, canyons e radure, popolato dalla ricca fauna del deserto e la flora endemica che qui esplode a primavera con il magnifico spettacolo del Wildflower nella fioritura delle varie specie di piante e cactus. L’ Anza-Borrego Desert State Park o Abdsp , come è anche indicato in alcune mappe e segnalazioni, si stende nel suo vasto ed arido territorio con la Flora tipica ed endemica delle altre regioni desertiche californiane e vicine nordamericane: cactus di ogni dimensione, alberi Yucca, varie specie di piante che fioriscono a primavera in uno spettacolo unico, un ambiente dominato dalla natura e popolato da una ricca e varia Fauna anch’ essa simile agli altri deserti limitrofi. Tra i rettili alcuni tipi di serpenti a sonagli e il crotalo diamantino rosso, altri serpenti e rettili non velenosi, lucertole ed iguane più diffuse nella regione oltre il tipo qui endemico del chuckwalla, numerose le specie di uccelli spesso concentrati nelle oasi , tra tutte la maestosa aquila reale ed esemplari dell’ altrettanto imponente aquila dalla testa bianca americana withe head, tra gli altri uccelli predatori il falco della prateria della famiglia mexicanus, vari tipi di volatili più piccoli e il curioso e rapido uccello corridore del deserto roadrunner. Tra i mammiferi adattati all’ arido territorio si trovano roditori, scoiattoli, la lepre californiana dalla coda nera e le grandi orecchie black tail , roditori, scoiattoli, anche qui diffuse le pecore di montagna Bighorn dalle grandi corna, branchi di cervo mulo del genere Hemionus, la volpe pigmea americana e la piccola Kit della stessa famiglia, come negli altri deserti nordamericani è diffuso il coyote, mentre più rari e difficili da vedere tra i rilievi si trova il puma concolor.
Anza Borrego: i percorsi nel deserto
Sul confine del parco trova il centro con le sorgenti calde di Agua Caliente, lungo la Higway S-2 e prendendo la S-2 si entra passando per uno dei vecchi depositi in adobe costruiti dall’ esercito nel 1852 di Vallecito utilizzato poi dai viaggiatori, proseguendo sulla pista sabbiosa di Vallecito Wash passando per la vecchi sosta dei mandriani di Palm Spring nella parte meridionale del parco. Poco distante dalla strada S-22 si trova il Primitive Campground e il vicino l’ arroyo di Salado da dove si stende l’affascinate territorio di oasi attorno a pozzi d’acqua bordati da palme frequentati da animali di Palm Oasis che risplendono di verde nell’ aridità che li circonda. Sempre sullo storico percorso di Juan Bautista De Anza, tra la S-22 e la California Route 78 ad est del Visitor Center, si trova il Font’s Point delle Borrego Badlands con il suggestivo paesaggio desertico che racchiude quattro milioni di anni di storia geologica e paleontologica della regione stratificati nelle rocce, arenarie ed argille dai vari colori compresse nei millenni e modellate dai venti, tra le formazioni rocciose, le gole e i calanchi delle Badlands , con le memorie fossili in una suggestiva varietà che ricordano l’antichissimo ambiente di questo deserto. L’altra strada S-2 nel parco affaccia sul Canyon Sin Nombre attraversato dal Wash Trail di Vallecito, proseguendo per Bow Willow con le Badlands di Carrizo e il Vallecito Creek, si può raggiungere l’ Arroyo Seco del Diablo e continuare per l’ altra gola nell’ arroyo di Tapiado dove si trovano le ventidue suggestive grotte di fango di scavate dalle erosioni delle Mud Caves. L’unica segnata dalle mappe è la Big Mud, nei pressi la più grande grotta di Carey, la più frequentata Chasm Cave, un ’angusto ingresso accede alla Dip Slope dalla volta spettacolare, più agevole quello della Pool Cave con una vera piscina naturale, mentre è difficile trovare l’ accesso della nascosta Hidden Cave e le altre. A sud di Borrego Springs proseguendo sulla Yaqui Pass Road dal campground di Tamarisk partono vari percorsi e il sentiero che porta alla sorgente di Yaqui Well in una zona popolata da varie specie di uccelli, l’ altro del Cactus Loop Trail attraversa una concentrazione di cactus e altre piante endemiche. Sempre da Tamarisk Grove si prende il percorso tra i cactus e altre piante endemiche del deserto di Anza Borrego salendo sul sentiero del Cactus Trail che ritorna al Tamarisk Grove campground. A sud della Route 78 corre la County Road S-2 tra Granite Mountain e Whale Peak dove si stende la Blair Valley attraversata da una pista percorribile in fuoristrada in un magnifico ambiente tra rilievi, rocce e radure con le varie specie dell’ endemica vegetazione del deserto come la Yucca del Mojave, il creosoto il ginepro, oltre vari cactus e le piante tipiche che fioriscono a primavera. Un’ affascinate territorio popolato da una varia fauna come il il gheppio americano, tre specie di falchi del deserto,la rara Aquila reale ed altre speciE di uccelli, roditori e scoiattoli, l’ oriolo di Scott, lepri, coyote, più rari tra le rocce il gatto selvatico e il puma. Dalla Blair Valley si accede facilmente al canyon di Oriflamme e il non distante Box Canyon ad ovest, mentre per la pista di Pinyon ad est si trova la Pinyon Mountain e nei pressi parte il percorso del Fish Creek nella gola lungo il fiume che scorre stagionale a nord dalle policrome desolate gole, canyons e scogliere nella valle di Carrizo attraverso i rilievi e le formazioni rocciose ove si snoda il suggestivo e panoramico sentiero del Fish Creek . Sempre a sud della Highway 78 dai pozzi di Ocotillo corre la Split Mountain Road che sale per gli omonimi rilievi di Split Mountain con la suggestiva gola dove i monti del Fish Creek sulla sinistra incontrano quelli del Vallecito sulla destra. Attraversando un profondo e stretto canyon che si apre nelle vaste pianure sabbiose ad est verso il lago Salton, il torrente che ha scavato il canyon è spesso asciutto, ma ne ha modellato nei millenni le forme delle rocce colorate e qui il sentiero prosegue con quello delle Wind Caves che risale il lato occidentale di Split Mountain Wash su una formazione di arenaria tra magnifici scenari che porta alle suggestive grotte del vento con gli archi di arenaria creati dalla secolare erosione. Sempre nella Blair Valley tra Whale Peak e Granite Mountain si trova il percorso con il sentiero del Rainbow Trail attraverso le rocce policrome del suggestivo Rainbow Canyon. Tra gli altri percorsi dell’ Anza-Borrego che ne raggiungono le zone più suggestive nel deserto, uno dei più frequentati e meno impegnativi è quello del sentiero attraverso il canyon del Coyote che segue un tratto della lungo itinerario dell’ esploratore spagnolo Juan Bautista De Anza percorribile sulla via storica dell’ Anza Trail. Un non impegnativo sentiero segue il percorso del Cactus Trail tra varie piante endemiche del deserto, ocotillo, cactus ed altre che fioriscono splendidamente a primavera. Proseguendo lungo il Coyote Creek si attraversa il magnifico ambiente del Lower Willows dalla splendida varietà di vegetazione, su un altro percorso vicino si stende il territorio sabbioso fino ai colli e i canyons ad est dell’ Ocotillo tra cactus e altre piante popolato da varie specie di rettili ed uccelli. Ad est di Borrego Springs lasciando la via S22 per la Calcite Mine Road si scende a Palm Wash dove inizia il percorso del Calcite Mine con il suo sentiero tra le gole verso la vecchia miniera di Pyramid Peak, mentre ad ovest inizia il percorso del Palm Canyon dall’ omonimo campground con vari sentieri nel deserto tra le rocce come quello che raggiunge le palme oltre l’ omonimo il canyon, il sentiero panoramico circolare di Overlook che da sud sale sulla dorsale del Borrego Palm Canyon con una splendida vista sulla valle e i monti di San Isidro Partendo dallo stesso campground sul Riding and Hiking Trail verso ovest inizia il percorso del Canyon Trail attraverso l’ Hellhole Canyon e altri due vicini continuando fino alla cascata di Maidenhair per poi tornare a Borrego Springs. Sempre qui da Christmas Circle verso est sulla Route 78 si giunge a Buttes Pass dove la pista porta al Borrego Mountain Wash per iniziare il sentiero chiamato The Slot in uno stretto canyon passando sotto un suggestivo arco roccioso per ridiscendere dal bordo del burrone tornando al campground. Continuando lungo l’estremità orientale del Powder Dump Wash dominato dai monti di Vallecito si può seguire il breve percorso con circolare di Narrows Earth tra le altre formazioni rocciose in questa parte del parco, riprendendo la pista a sud sulla Split Mountain Road per trovare l’agevole sentiero dell’ Elephant Trail che attraversa la zona del deserto dove si concentrano gli endemici e rari alberi chiamati elephant tree per ricordare vaghe forme di elefante. Nella zona si può prendere il percorso circolare South Home Trail o Marshal che sale sulla Ghost Mountain, chiamata dagli indigeni Yaquitepec, dove si trovano i resti della prima fattoria di pionieri dalla splendida vista sulla Blair Valley con i suoi sentieri tra i rilievi e suggestivi canyons. Dalla Yaqui Pass Road verso sud, ove si incrocia con la Route 78, ad est si continua lungo la Mine Wash Road da dove seguire il percorso del Village Site Trail o Kumeyaay verso l’ antico villaggio indiano dei nomadi Ku-may-eye che hanno lasciato la memoria nel deserto, come i resti che si trovano continuando sull’ altro percorso di Morteros, mentre le incisioni rupestri dei più antichi abitanti del deserto Anza Borrego si trovano la le rocce continuando sul sentiero del Pictograph.Sempre seguendo la Yaqui Pass Road ad est si giunge all’estremità est di Pinyon Ridge da dove si può prendere il percorso circolare dello Yaqui Well superando lo Yaqui Pass per giungere ad una cresta con la magnifica vista sulla Mescal Bajada e sempre nella stessa zona l’ altro percorso anch’ esso circolare di Kenyon o Overlook Trail attraversa il deserto dove si concentra la varietà botanica del territorio. Ad ovest di Borrego Springs dal Primitive campground di Culp tra i monti di San Isidro si sale a Culp Overlook e Pena Springs per il percorso circolare sul sentiero di Culp Valley dai magnifici panorami sulle montagne e la valle di Borrego tornando poi indietro. Un’ altro attraversa il Tubb Canyon che si apre sotto la cresta di Pinyon dei monti San isidro con il sentiero del Tubb Trail fino a Big Spring per poi tornare anch’ esso al Culp campground. Lasciata la suggestione di questi ed percorsi e sentieri dell’ Anza Borrego nel deserto che ne svelano l’affascinante natura. Da Borrego Springs, si esce appena fuori dal parco per la zona del Galleta Meadows passando per questa parte della valle sul percorso di Sky Art accompagnati dall’ oltre un centinaio di sculture di Ricardo Breceda che sorgono dal deserto come esseri fantastici quasi a ricordare che per i nativi questo era un luogo popolato dagli spiriti.