Rio de Janeiro
Racchiusa tra il mare e le montagne, la “cidade maravilhosa“ è la città tropicale più grande al mondo. Completamente rinnovata, Rio è sinonimo di allegria, dolce far niente e sfrenati divertimenti. Richiama immediatamente al pensiero il Carnevale, vera e propria filosofia di vita presente nella vita di tutti i giorni, e le spiagge di Copacabana, Ipanema, Barra, Grumarì.Il Carcovado si raggiunge partendo dal quartiere Cosme Velho, un quartiere a metà strada tra il Centro e Copacabana. A Cosme Velho è sita la Stazione Ferroviaria del Treno del Corcovado, con treni in partenza ogni venti minuti circa. Si risale il pendio attraverso la foresta tropicale di Tijuca, la foresta sub-urbana più grande della terra, con ottime vedute della montagna e della città. La vetta del Corcovado è a 710 metri ed è raggiungibile oltre che con la suggestiva ferrovia a cremagliera (3,7 Km) anche noleggiando un’auto o prendendo un taxi. Sulla vetta del Corcovado si innalza la Statua del Cristo Redentore, visibile sia di giorno che di notte da quasi ogni punto della città. Alta 30 metri, è opera di un gruppo di artigiani che furono guidati dallo scultore francese Paul Landowsky. Completata nel 1931, è sempre stata in competizione con il Pan di Zucchero per la nomina a simbolo ufficiale di Rio de Janeiro. Il vantaggio del Corcovado è che offre la miglior veduta in assoluto. Dall’alto della sua vetta si abbracciano infatti sia il Pan di Zucchero che le acque della Baia di Guanabara e Niteròi dall’altro lato, mentre a destra si possono ammirare le spiagge meridionali di Copacabana e Ipanema, nonchè la bellissima Laguna Rodrigo de Freitas. Il Corcovado è ricoperto da una delle meraviglie naturali più affascinanti del Brasile, la Foresta Tijuca, una riserva tropicale con 100 km di strette strade a due corsie che si snodano attraverso la fitta vegetazione, interrotta ogni tanto da qualche suggestiva cascata. Non mancano i punti panoramici dove vale la pena fermarsi: il Mesa do Imperador , affacciato sulla laguna e sui quartieri meridionali; la Vista Chinesa rivolta a sud con uno scorcio del Corcovado, e infine il Dona Marta Belvedere, proprio sotto la cima del Corcovado e rivolto verso il Pan di Zucchero, la sporgenza in granito che si erge all’entrata della baia. Gli Indios chiamavano questo singolare monolito Pau-nd-Acuqua, che significa picco isolato, ma alle orecchie dei portoghesi questa parola aveva lo stesso suono di pào de açucar pan di zucchero. Si arriva in autobus o taxi, raggiungere il quartiere Urca passando da Botafogo dove è sita la stazione della funicolare che porta, prima al Monte Urca e dopo al Pan di Zucchero, panorama di tutta la baia, della città e delle spiagge atlantiche.Nelle spiagge all’interno della Baia de Guanabara, Flamenco e Botafogo.Le spiagge più tranquille, sono quelle meridionali a sud della città: Sào Conrado e Barra de Tijuca, raggiungibili con autobus che partono da Rio. Occorre sempre cura a non lasciare cose di valore in vista sulla spiaggia e anche per passaggiare in città è meglio portare solo poco denaro diviso in più tasche, portare solo fotocopie di passaporto e documenti .A meno di 200 km da Rio de Janeiro si trova Buzios che offre innumerevoli spiagge, un mare limpido e calmo e un tranquillo villaggio di pescatori che, durante i week-end, si veste a festa e si anima lungo le strade lastricate e nei coloratissimi locali lungo la Rua das Pedras. A circa 4 ore in auto da Rio, si trova Paraty, piccolo villaggio coloniale lambito da un’acqua cristallina, che mantiene intatte le caratteristiche risalenti al XVIII secolo. Case coloniali profilate di colori intensi e adornate di fiori tropicali, chiese barocche e piazzette spalancate sul mare: Paraty è un piccolo scrigno di tesori, ma anche un rifugio per il visitatore più desideroso di immergersi nella vera atmosfera brasiliana. Lontano dal brusio della città, sarà grande l’emozione di passeggiare nel centro storico, scoprire le innumerevoli spiagge dei dintorni, sorseggiare una caipirnha al tramonto in uno dei coloratissimi bar e chioschi che si animano particolarmente la sera. A chi non disdegna un pizzico di vita mondana, Paraty offre un intenso calendario di eventi, manifestazioni e feste tradizionali.Da Rio de Janeiro è possibile effettuare un’ escursione in aereo alle fantastiche cascate di Iguaçu. Quelle che gli indio Guaraní chiamavano “grandi acque“, sono la meraviglia originata dall’unione dei fiumi Paraná e Iguaçu, che l’Unesco ha dichiarato “patrimonio dell’umanità”. Più alte del Niagara e più ampie delle Vittoria, le cascate di Iguaçu si estendono su un fronte di 3 km e formano la linea di frontiera naturale tra Brasile e Argentina. A voi la scelta: preferite soggiornare a Iguaçu, sul versante brasiliano, o a Iguazu, su quello argentino.
Salvador Bahia
Conosciuta anche come la “terra della felicità“, è un concentrato di quanto di meglio il Brasile può offrire: storia, antiche tradizioni, sole e mare 365 giorni all’anno, magia, misticismo, una popolazione calda ed accogliente per la quale tutto è motivo per fare festa. È l’anima del Brasile, dove l’incontro di diverse culture e razze ha dato vita a forme armoniose di musiche, danze e religioni. Situata sulle scogliere che dominano la Baia de Todos os Santos, Salvador si divide tra “cidade baixa“, corrispondente alla zona del porto, e “cidade alta“ che custodisce il centro storico della città, il Pelourinho, ricchissimo di chiese ed edifici coloniali risalenti al XVII secolo. Qui, come in moltissime altre zone del paese, i tesori artistici risalenti all’epoca coloniale sono stati riportati agli antichi splendori, regalando nuovi spazi ai visitatori. Passeggiare la sera nel Pelourinho è un’emozione unica: concerti di musica popolare, bande di percussionisti, ballerini di capoeira animano le notti del centro storico più colorato del paese. Il calendario delle feste popolari di Salvador è immenso e ricco di celebrazioni religiose che occupano la maggior parte dell’anno. A un’ora e mezzo da Salvador si trova Costa do Sauipe, , circondata da un palmizio vergine, che orna chilometri di spiaggia intervallata da dune di sabbia e lagune di acqua dolce. La ricchezza e la varietà di flora e fauna ha determinato la creazione di una zona di protezione ambientale, specialmente dedicata alla preservazione delle tartarughe marine. Il complesso offre hotel e pousade per tutti i gusti, campi da tennis, golf, calcio, squash, centro commerciale e di intrattenimento.Il Parco Marino di Abrolhos è preservato secondo rigide leggi che vietano la costruzione di edifici sulle isole. L’unico modo di raggiungere l’arcipelago è via mare, a bordo di imbarcazioni su cui si può pernottare, ovviamente adattandosi alla sistemazione in semplici cabine, non sempre con servizi privati. In alternativa si può pernottare nelle semplici posade nei pressi del pittoresco paesino di pescatori di Caravelas. L’accesso al parco è permesso ad un numero limitato di turisti, per cui le prenotazioni devono essere fatte con largo anticipo. L’Autorità portuale può inoltre negare il permesso in caso di maltempo o mare agitato. In tal caso verranno organizzate escursioni alternative nella zona di Caravelas, con pernottamenti in pousada di categoria turistica. La pesca è severamente vietata all’interno del parco marino, mentre è possibile fare immersioni affidandosi ai diving centre di Caravelas. Da luglio a novembre è possibile l’avvistamento delle balene.Morro de Sao Paolo è un piccolo villaggio a due ore di barca da Salvador. Grazie alla bellezza delle sue spiagge, è stato meta di un turismo pionieristico fin dagli anni ’70. Negli ultimi anni si è dotato di un’infrastruttura completa che lo rende consigliabile a chiunque desideri un soggiorno balneare rilassante. Sull’isola non sono ammessi veicoli, pertanto le sistemazioni si raggiungono a piedi.I trasferimenti da Salvador sono regolari e si può alloggiare in pousada turistica con prima colazione A circa 1 ora da Salvador, Praia do Forte offre una deliziosa spiaggia circondata da un palmizio vergine e un villaggetto di pescatori che tutti i fine settimana si veste a festa, attirando anche gli abitanti di Salvador. Praia do Forte è conosciuta anche come zona di nidificazione delle tartarughe marine, indicativamente da settembre a marzo. La regione alle spalle di Salvador, conosciuta come Reconcavo Bahiano, fu una delle zone più importanti del paese per la produzione di tabacco e canna da zucchero. Di quel periodo rimangono bellissime fazende in stile coloniale e cittadine come Cachoeira, famosa anche per la tradizione del candomblé, la religione nata dalla fusione dalle credenze degli schiavi africani con la religione cattolica. Dopo un salto nel passato potrete rilassarvi sulle spiagge di Morro de São Paolo.Interessante un’itinerario nella regione del Reconcavo Bahiano nei luoghi che hanno ispirato i romanzi e i personaggi di Jorge Amado: i pittoreschi villaggi di Cachoeira e São Felix , e la storica cittadina di Santo Amaro, con le sue vecchie fabbriche per la lavorazione del cacao, dello zucchero e della manioca.A solo 1 ora di volo da Salvador, Porto Seguro è il luogo dove attaccarono i primi esploratori portoghesi che lo giudicarono un attracco sicuro e protetto per le loro navi. Il centro storico conserva ancora numerosi edifici e chiese del periodo coloniale. L’altra attrattiva, che richiama qui molti turisti, soprattutto giovani, sono le belle spiagge che si trovano sulle coste a sud e a nord del centro urbano e l’allegria dei localini e ristoranti che ivi si trovano. Sebbene la cittadina si sia notevolmente sviluppata negli ultimi decenni e abbia fatto del turismo la sua principale attività, il modo di vivere e la gente stessa sono rimasti semplici e genuini. L’impatto del turismo non è stato forte come in altre località e le sistemazioni principali rimangono ancora le semplici pousade o i piccoli alberghetti a conduzione familiare. Nulla di lussuoso, ma un’atmosfera autentica, come solo la gente di Bahia sa creare, e una calda ospitalità.Separato da Porto Seguro dal fiume Buranhem, Arraial d’Ajuda fino a una ventina di anni fa era uno sconosciuto villaggio di pescatori senza nemmeno la corrente elettrica. Ma molto è cambiato da quando è stata costruita la strada che collega Arraial a Porto Seguro portando il turismo in questo remoto angolo di Brasile. Il piccolo villaggio ha comunque mantenuto un’atmosfera “hippy” con poche stradine, alcune sterrate, che scendono fino alle belle spiagge dalla cima della collinetta sulle cui pendici sono costruite le case e le pousade. In cima a tale collina di trova la bella chiesa in stile coloniale di Nossa Senhora d’Ajuda, luogo di pellegrinaggio. Sulla strada principale, pretenziosamente nominata Broadway, sono sorti numerosi localini, caffè, negozietti e gallerie d’arte di artisti locali. Frequentata per lo più da giovani, la località è ultimamente diventata famosa anche tra il jet-set internazionale: molte celebrità sono state viste aggirarsi a piedi nudi tra i tanti chioschetti che ornano le spiagge. Le sistemazioni rimangono comunque semplici e consigliate solo a coloro che, per vivere l’atmosfera bohemien del luogo, sono disposti a rinunciare a certe comodità.A poco più di 20 km di Arraial d’Ajuda si trova il piccolo villaggio di Trancoso, una manciata di case costruite dai primi esploratori portoghesi su un promontorio coperto dalla lussureggiante foresta pluviale e affacciato sull’oceano: un luogo di incredibile bellezza paesaggistica “scoperto” dagli hippies negli anni ’60! La piazza centrale del paese, con le antiche case in stile coloniale, è chiamata “Quadrado” e vi si trovano numerosi bar e ristorantini dall’atmosfera molto informale che animano le serate dei visitatori e dell’ospitale gente del posto. Le sistemazioni sono molto semplici e le pousade che ospitano i turisti hanno poche camere, per cui è necessario, soprattutto in alta stagione, prenotare con un certo anticipo, ma la rinuncia alle comodità di un vero albergo daranno modo a coloro che sono disposti a qualche piccolo sacrificio d’adattamento, di conoscere alcune tra le più belle e incontaminate spiagge del Brasile.
Ilha Grande
Gli Indio Tamaios sono stati i primi ad abitare Ilha Grande e la chiamavano “Ipaum Guaçu”. Questa isola è un vero santuario ecologico composto di “manguezais”, “mata atlàntica” e baie tra le più belle del mondo, dove il suo ecosistema nel tempo è rimasto inalterato. L’isola si trova a sud est di Angra dos Reis, ha 155 km di litorale con 106 spiagge, ed i villaggi sono distribuiti su 187 kmq. In questo complesso sistema biologico, ideale per chi, oltre al mare, ama fare passeggiate. Si possono infatti visitare fiumi, laghi, insenature, il Picco del Pappagallo, cascate, e spiagge con un mare indimenticabile. La “Pedra d’Agua” con i suoi 1030 m. è il punto più alto, seguito dal “Pico do Papagaio” con 990 m. ed il “Pico do Ferreira” con 740 m. quest’ultimo con una pista naturale per i Deltaplani. L’isola è piena di sentieri, tutti segnalati, per poter raggiungere sia la montagna e che diverse spiagge altrimenti raggiungibili solo via mare con le barche-taxi. Gli arrivi all’isola sono esclusivamente a “Vila do Abraào”, que offre servizi di qualità nell’ospitare i turisti senza causare danno alle bellezze naturali. All’arrivo ad Abraào, nel porto s’incontra subito il Centro Informazioni Turistiche che vi darà tutti i consigli più utili per vivere al meglio questo paradiso ecologicoIlha Grande, vero paradiso naturale, si trova nella provincia di Angra dos Reis (insenatura del Re) a sud di Rio de Janeiro, da cui si può raggiungere Angra con l’onibus dopo un tragitto di circa due ore e mezza. Angra dos Reis è prevalentemente una città piuttosto squallida, ma la sua provincia vanta circa 2000 spiagge, sette baie, una dozzina di insenature, in un golfo di circa 100 Km che accoglie nel suo mare 365 isole; Angra dos Reis ha questo nome poiché ai tempi della colonizzazione tra il XVI e il XVIII secolo era frequentato da vari Corsari e Pirati che scorazzavano lungo le coste dell’America Latina, per sfuggire alle imbarcazioni portoghesi, olandesi o francesi, da loro depredate. Qui l’acqua del mare è calda e limpida, un rifugio perfetto per la fauna e la flora marina. Ad Angra il centro di informazioni turistiche, che si trova nei pressi del porto, vicino alla stazione degli autobus, mette a disposizione cartine e notizie sulle scursioni in barca e sugli hotels o posade. Ad un’ora e mezza di barca dal porto di Angra si trova la paradisiaca Ilha Grande, una riserva naturale di Mata Atlantica veramente spettacolare e con spiagge tra le più belle del Brasile. Ilha Grande è raggiungibile con un traghetto che parte da Angra è fa scalo ad Abraào, l’unica “città” dell’isola.
Natal
Ha qui inizio la zona delle dune, una sequenza di lunghe spiagge, che da Natal si estende fino a Fortaleza, solcando le dune di sabbia che delimitano, da una parte l’oceano e, dall’altra, le “caapongas“, lagune naturali di acqua dolce. La principale attrattiva di Fortaleza, importante centro commerciale e portuale del Nordeste, sono le belle spiagge che si trovano poco fuori dai confini cittadini, proseguimento della regione delle dune, che da Natal si estende fino a Fortaleza. Anche le spiagge cittadine sono molto frequentate, più per i locali notturni e per i ristoranti che vi si trovano, che per il mare: in effetti il divertimento non manca mai nella frizzante Fortaleza!Per gli amanti della natura due interessanti itinerari alternativi lungo la costa del nordeste con 800 km di spiagge incontaminate che si estendono tra Natal e Fortaleza e il deserto dei Lencois Maranhenses, dove dune di sabbia si alternano a pozze di acqua dolce. La preservazione di questi paesaggi è soggetta a rigide leggi contro l’inquinamento e la costruzione anche a discapito delle comodità di cui il turista è abituato. La loro visita è consigliata a chi, dotato di spirito di adattamento, saprà adattarsi alla semplicità delle sistemazioni nelle tipiche pousade, case coloniali ristrutturate per accogliere turisti.A circa 160 km da Fortaleza, è una delle località più sorprendenti di tutta la costa cearense. È un luogo stupendo, fatto di dune, lagune, chilometri di spiaggia selvaggia e falesie che, quasi a bordo mare, si sgretolano in una distesa di sabbia rosa.
A cinque ore in auto da Fortaleza si trova il piccolo villaggio di pescatori di Jericoacoara, un’oasi di bianche dune e verdi palme da cocco che si specchiano nel mare cristallino, qui e sono sorte alcune pousade, semplici ma curate, che permettono di godere di uno dei mari migliori del Brasile e di un ambiente e un’atmosfera unici. In questa zona le strade non sono asfaltate, e quindi l’ultimo tratto di trasferimento, dal villaggio di Jijoca a Jericoacoara, avviene in fuoristrada o in caratteristiche “dune buggiesUna delle zone più sorprendenti: una distesa immensa di dune di sabbia finissima “lençois”, intervallate da stagni e lagune che attirano migliaia di uccelli migratori. Nelle foreste di mangrovie che orlano le rive dei fiumi e la costa abitano scimmie e caimani e sulle spiagge depongono le uova le tartarughe marine. La stagione delle piogge, tra giugno e settembre, è il periodo migliore per visitare il parco, ma le lagune più grandi si possono ammirare anche nella stagione secca, da ottobre a gennaio, anche se la portata d’acqua è ridotta. La porta d’accesso ai Lençois è la città di São Luis, capitale dello stato del Maranhao, l’unica città brasiliana fondata dai francesi e in cui la convivenza di portoghesi, olandesi, francesi, indios e neri di origine africana ha consegnato ai posteri un patrimonio culturale che nel 1997 è stato riconosciuto dall’Unesco come “Patrimonio dell’Umanità”. São Luis si trova a circa due ore di volo da Natal e a quattro di pullman Barreirinhas, un piccolo villaggio sulle sponde del Rio Preguiças, da cui partono le escursioni all’interno del Parco Nazionale dei Lençois. Le sistemazioni sono semplici e i trasferimenti sono piuttosto lunghi, considerando la distanza del parco dalla costa. Tuttavia, coloro che rinunceranno alle comodità degli alberghi, saranno ricompensati dall’incomparabile vista di queste lagune blu che contrastano con il bianco delle dune di sabbia.
Recife
Recife è solo una delle tante perle dello stato del Pernambuco. Il vicino centro storico di Olinda, con gli inestimabili tesori di epoca coloniale, è stato dichiarato “patrimonio storico dell’umanità” dall’Unesco e rappresenta una delle mete immancabili di un viaggio in Brasile. La barriera che si estende di fronte a Recife è preludio di un bellissimo tratto di costa su cui si trovano deliziosi villaggi come Porto de Galinhas. A circa 60 km dalla città, è conosciuto per la bellezza della baia di Maracaipe che, per effetto della bassa marea, si trasforma in un’enorme laguna circondata da altissime palme da cocco. Di sera il piccolo centro si anima con i suoi graziosi ristorantini e bar che cucinano invitanti piatti a base di pesce accompagnati da gustosi cocktail tropicali. Chi ricerca qualcosa di molto particolare verrà sicuramente tentato da Fernando de Noronha. A un’ora e mezzo di volo da Recife, è un gruppo di 21 isole e picchi rocciosi di origine vulcanica lambiti da un mare azzurrissimo popolato di branchi di pesci colorati. Il suo grande valore naturalistico ha determinato la creazione di un parco naturale.
Amazzonia
Su un’area di 6 milioni di chilometri quadrati, la foresta amazzonica è in assoluto la più grande al mondo e ospita 1.800 specie di farfalle, 4 di grandi felini e migliaia di piante e pesci, tra cui il delfino d’acqua dolce, di un incredibile colore rosa. Il periodo migliore per visitarla corrisponde alla stagione secca, da novembre a marzo. Nel restante periodo dell’anno la regione è comunque agibile e caratterizzata da tasso di umidità e precipitazioni più elevate. I programmi pubblicati vi daranno la possibilità di entrare in stretto contatto con la vita della foresta e degli indios che la abitano. Ogni giorno le guide dei lodge organizzeranno escursioni indimenticabili come la pesca dei piranha, l’avvistamento notturno dei caimani, passeggiate nella giungla e navigazioni per ammirare splendidi tramonti.Marajò, con i suoi 50.000 kmq, è la più grande isola fluviale del mondo (grande quasi quanto la Repubblica d’Irlanda), si trova sulla costa atlantica alla confluenza tra la foce del Rio delle Amazzoni con il Paraná ed è raggiungibile in barca dalla città di Belem. L’isola è divisa in due regioni: la zona dei “campos”, caratterizzata da una vegetazione che ricorda la savana africana, mentre l’altra è ricoperta dalla lussureggiante foresta amazzonica. La fauna dell’isola comprende diverse specie di uccelli, tra cui i bellissimi ibis rossi, scimmie, capibara, tartarughe fluviali, anaconde e alligatori. La stagione secca va da luglio a dicembre, mentre la stagione delle piogge si ha da gennaio a giugno. La pioggia è una presenza costante in tutti i periodi dell’anno, che non pesa più di tanto sui trasporti dell’isola, in quanto le poche strade presenti in gran parte sterrate sono costruite su terrapieni sopraelevati. La città principale dell’isola, Soure, è poco più di un villaggio di pescatori circondato da alberi di mango e nelle cui strade circolano liberamente buoi e bufali. Oltre che essere uno dei santuari ecologici più entusiasmanti del Brasile, l’isola è nota anche per la produzione di belle ceramiche e soprattutto per il “pororoca”, la grande onda che nasce dall’incontro tra le acque dell’Atlantico e quelle del fiume nel periodo dell’equinozio di primavera, e che attira surfisti da tutto il mondo. Il modo migliore per calarsi nella vita dell’isola è alloggiare in una delle tipiche “fazendas”, principalmente dedite all’allevamento dei bufali che forniscono alla gente del posto non solo carne e latte, ma anche un ecologico mezzo di trasporto. Le fazendas sono vere fattorie funzionanti che mettono a disposizione dei turisti alcune semplici camere, non sempre con servizi privati, l’energia elettrica è fornita da generatori diesel e l’acqua calda non sempre è presente. Alcune fazendas hanno un piccolo ristorante per gli ospiti, mentre in altre si consumano i pasti assieme ai fazenderos. Escursioni e attività, quali cavalcate anche a dorso di bufalo, gite in canoa o barca sui fiumi dell’isola, pesca ai piranha, fotosafari, birdwatching, tours in jeep, sono tutte incluse nelle quote dei pacchetti qui proposti e organizzate dal personale della fazenda stessa. Le guide che accompagnano i turisti durante le escursioni parlano italiano. Le sistemazioni sono molto semplici, ma compensate dalla possibilità scoprire questo angolo incontaminato del Brasile.Una delle esperienze più incredibili del Brasile è affrontrare un viaggio in Amazzonia. Tralasciando l’infinita grandezza di questa foresta vogliamo qui proporre il viaggio, o i viaggi, lungo il fiume da Belem a Manaus o viceversa. Esistono diverse opportunità per effettuare questa traversata con offerte di varie compagnie, per cui il viaggio si può considerare anche una vera crociera lungo il Rio delle Amazzoni per la alcuni giorniLe navi partono da Belem durante la notte e il mattino dopo passano accanto a Marajò e al gruppetto di isole fluviali. Durante il terzo giorno di navigazione, dopo essere passati lungo le coste ricche di una sorprendente vegetazione, ci si immette sul fiume Tapajòs per una sosta; qui i passeggeri possono fare il bagno, esplorare le spiagge e visitare Santarém. Prima di arrivare a Manaus si superano il Rio Negro e il Rio Solimòes, per scoprire il vero “ritmo di vita” dell’Amazzonia bisogna navigare sulle piccole lance a motore gaiolas, dove i passeggeri appendono le loro amache l’una sull’altra. Vi sono anche imbarcazioni più grandi che dispongono anche di sistemazione in piccole cabine, è bene prima di partire di organizzarsi con rifornimenti d’acqua, frutta e biscotti. Durante le soste della traversata si possono effettuare acquisti presso le “lojas dos alimentos”.I ritardi sono molto frequenti a causa della mancanza di carburante o dovute alle difficoltà di navigazione provocate dal cambio dei canali navigabili. Questo viaggio può anche essere fatto con piccole navi mercantili che non hanno nessuna tabella di marcia da seguire, ma che possono accettare passeggeri a bordo, e sembra che questi siano i migliori viaggi. Tra l’altro effettuano spesso brevi soste nelle insenature del fiume per fare acquisti di formaggi, pesce essiccato, tartarughe, presso villaggi che solitamente non sono toccati dalle linee ufficiali.
A Manaus le barche partono tutte dall’affollato “Cais do porto” nei pressi del mercato; le partenze sono fissate ogni notte per i battelli diretti a Santarém con un viaggio di due giorni e mezzo ed una volta alla settimana per quelli diretti a Belem con cinque giorni di navigazione su nave Enasa al costo di circa100 euro più eventuale cabina posto letto circa 85 euro; Navigare da Manaus il Rio Solimoes fino a Teffè costa circa 30 euro per un viaggio di tre giorni, ma volendo si può proseguire fino a Tabatinga e da qui raggiungere il Perùper un costo di altri 50 euro per un viaggio all’interno dell’Amazzonia con un tempo di navigazione da sei a quattordici giorni.Da Belèm, inoltre partono, tre volte al mese, traghetti dell’Enasa con posti macchina diretti a Manaus.A Manaus esiste un’ottima opportunità di navigare sul Rio Madeira; sono quattro giorni per un totale di 800 km di coste amazzoniche di incomparabile visione, tra mata, villaggi indios, colori, suoni e richiami della foresta, per poi raggiungere, dopo alcuni cambi di imbarcazioni, Porto Velhos. Durante questo viaggio apprezzerete molto l’ospitalità amazzonica che viene riservata a nel villaggio di Manicorè, ma il prossimo battello potrebbe essere già completo.
Mato Grosso
Situato nello stato del Mato Grosso do Sul. A circa 4 ore dall’aeroporto di Campo Grande, Bonito è la porta da aprire per accedere ad uno dei luoghi più incontaminati e selvaggi del Brasile, ancora poco conosciuto dal turismo internazionale. Una foresta verde e rigogliosa, grotte sotterranee che conducono a laghi e fiumi le cui acque presentano colori surreali, dal turchese al verde smeraldo. Il programma che proponiamo include quello che a Bonito non bisogna assolutamente perdere: il rafting lungo il Rio Formoso, che vi darà modo di osservare la flora e la fauna da un gommone cullato dalle correnti; la visita alla Gruta do Lago Azul, una caverna con un lago sotterraneo dall’incredibile colorazione azzurra; lo snorkelling nelle calme acque del Rio Sucurì, un vero e proprio acquario naturale. Emozioni, suoni e colori unici renderanno l’esperienza indimenticabile se saprete adattarvi alla semplicità del luogo, dimenticando il comfort delle strutture alberghiere tradizionali. I pernottamenti sono previsti in caratteristiche pousade.Con un’area di 210.000 km2, Il Pantanal è la pianura allagata più vasta del mondo, estesa tra gli Stati brasiliani del Mato Grosso alla Bolivia e il Paraguay. E’ regolato dal periodo delle piene, tra novembre ed aprile e quello asciutto nel resto del anno. Durante il periodo delle piene, il fiume Paraguairiceve 45 miliardi di metri cubici d’acqua proveniente dalle piogge in Brasile, dagli affluenti e lo scioglimento delle nevi dalle Ande. che portano le acque dei gsopra il territorio brasiliano, direttamente o tramite gli affluente .Circondato dai fiumi: Paraguai, Jaurú e Padre Inácio, costituito in un acquario naturale con le sue acque cristalline. La Regione del Pantanal è oggi mondialmente ammirata e riconosciuta per la sua diversità biologica e culturale, l’Idrovia Paraguai-Paraná è un’opera che interessa meno al Brasile e più ai quattro Stati vicini del Bacino del “Prata” Argentina, Bolivia, Uruguai e Paraguai, come alternativa per il trasporto merci con gli autotreni fino ai porti marittimi. L’Idrovia, nel suo progetto prevede una ratificazione del Fiume Paraguai con una estensione di 3440 chilometri. Tante alterazioni saranno fatte nel corso del fiume, aumentando la larghezza e la profondità, fin che, anche nei periodi di secca, il fiume sia navigabile, alle grande imbarcazione trasportando minerali, grani e beni di consumo. Come conseguenza, queste modificazioni nel fiume faranno con che succeda una riduzione assoluta di almeno 45% del area allagata durante il periodo delle piogge un scorrimento accentuato delle acque al lungo del fiume trasportando sedimenti e nutrienti che normalmente si depositano nelle aree allagate. Si avrà una riduzione graduale di rinnovazione di questo santuario ecologico.Alterazioni del equilibrio ecologico di forma intenzionale e deliberata, ignorando i pregiudizi alla gigantesca flora e fauna, vanno caratterizzare un crimine ambientale di dimensioni inimmaginabili. Concordare con questo progetto è come firmare la distruzione dei rifugi ecologici d’uno dei maggiore e migliore ecosistemi esistenti nel pianeta.